(ASI) Torna ad aleggiare il fantasma della guerra civile, in Libano. Nella giornata di venerdì un'autobomba è esplosa in un quartiere cristiano situato ad est della capitale Beirut: il bilancio è di otto morti e di almeno cento feriti. Il luogo della strage si trova a poca distanza dalla sede del partito falangista Kataeb. Tra le vittime, il generale Wissam el Hassan, direttore dell’intelligence dei Servizi di sicurezza interni libanesi, già responsabile dell'apparato di sicurezza nel 2005, quando un altro attentato uccise il premier sunnita di allora Rafic Hariri.