×
Attenzione
JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
(ASI) Bologna.
Lettere in Redazione - Ci spiace ma non possiamo unirci al coro di cordoglio per la morte di Margaret Tatcher. Noi la ricordiamo, purtroppo, come la protagonista della più grave iniziativa omofoba dell'Europa dei tempi moderni. Fu lei infatti che impose, con il forte concorso del ministro degli interni Michael Howard, la famosa clausola 28 che, di fatto, riportava il Paese anglosassone ai tempi di Oscar Wilde.
L'omosessualità nel Regno Unito non è più reato solo dal 1967. Ma la clausola 28, approvata dal parlamento nel 1988, mise un coperchio sulla possibilità di parlare apertamente di gay ed omosessualità nella pubblicità o nella istruzione. Questo perché la Thatcher riteneva immorale che ai giovani si parlasse di sessualità. Per questo venne ordinato che le autorità locali non promuovessero argomenti sessuali. Cioè pubblicare un libro gay poteva essere considerato un reato, per esempio. L'educazione sessuale nelle scuole fu bandita, con pessimi effetti sul l'educazione dei giovani. E Blair è riuscito a cancellare con difficoltà quella clausola 28 solo 2003, al terzo tentativo. Ricordiamo per questo l'impegno di molti artisti che si batterono da subito per l'abolizione della clausola 28, fra cui Boy George che ci scrisse addirittura una canzone dedicata alla battaglia civile in cui si accusava apertamente la Tatcher di fascismo.
Franco Grillini
Presidente di Gaynet
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione