×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
La Tunisia chiede il prestito del Fondo Monetario Internazionale, ma c’è chi si oppone

(ASI)  La Tunisia sta passando un periodo economico particolare, come molti altri paesi in tutto il mondo. La primavera araba, rivoluzione che ha segnato in particolare la Tunisia, ha lasciato in questo paese, strascichi economici ma anche politici e sociali; ancora oggi si ritrova a dover lottare contro alcuni tumulti, contro politici e politiche sbagliate e contro una fortissima disoccupazione e abbandono da parte dei tunisini del paese. Evento storico ed epocale la caduta di Ben Ali ma c’è chi ora si sta chiedendo cosa sia veramente successo, cosa soprattutto ora si debba fare per il bene del paese e del popolo. La Tunisia oggi  si trova a dover lavorare il doppio per accedere al prestito di 1,78 miliardi di dollari dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) per coprire le spese di bilancio del prossimo anno. Il governo però  ha innescato un'ondata di rabbia in tutto il Paese con aumenti della pressione fiscale e tagli ai sussidi.  L'economia di questo paese, a due anni dalla cacciata del governo di Zine el Abidine Ben Ali, è entrata in un’era a dir poco difficile, è un paese sulla strada della modernità ma anche della crisi, legato ancora a tradizionalismi e ad un governo non del tutto definito e accettato dal popolo. Questo paese ora si vede costretto ad affidarsi agli aiuti esteri per far quadrare i conti pubblici. Oltre al denaro del FMI, il Paese ha recentemente beneficiato di due prestiti da 500 milioni di dollari erogati dalla Banca Mondiale, oltre a sussidi dal Qatar, dall’African Development Bank, dal governo USA, dall'UE, dalla Turchia e dall'Agenzia dello Sviluppo Francese. Lo stallo di questo paese è dovuto al turismo, molto il calo in questi ultimi due anni dovuto agli scontri, con una disoccupazione nelle regioni più arretrate quasi del 20%, l’industria turistica della Tunisia contribuisce per un sesto all’occupazione. William Murray, vice portavoce del FMI ha affermato a inizio marzo, che sono in corso dei negoziati per un accordo d’emergenza, afferma che stanno anche sondando il nuovo governo, dichiarandosi disponibili ad aiutare la Tunisia in tutte le forme necessarie durante questo periodo di crisi mondiale e in questo momento difficile di transizione politica nel paese. Questo prestito non convince però Mariem Ben Abid, fondatrice dell’Arab Governance Institute, che spiega: “Per garantire l'erogazione del prestito, il FMI richiede come contropartita le tipiche “riforme strutturali”, secondo alcuni esperti “riforme dolorose” che avranno ricadute negative sull'economia e sul tenore di vita della Tunisia (…) Occorrerà ridurre gradatamente i sussidi che rappresentano il 5% del prodotto interno lordo (PIL). La conseguenza sarà un aumento dei costi dei carburanti e quindi dei trasporti. In ultima analisi, questo determinerà un generale incremento dei prezzi di mercato. A causa del potenziale aumento dell'IVA, l'aumento dei prezzi di mercato finirà per minare il tenore di vita medio dei tunisini, considerato anche che i salari non vedranno un analogo incremento, soprattutto perché il tasso di inflazione è già intorno al 9%”. “Ben Abid ritiene inoltre che esitano altre misure che il governo tunisino potrebbe adottare per scongiurare la dipendenza dal FMI: “Controllo dell'evasione fiscale e dei bilanci fiscali di quegli imprenditori noti per corruzione che gravitavano nella cerchia di Ben Ali. Maggiore trasparenza nelle spese e nelle entrate di stato, comprese le gare d'appalto nazionali e internazionali e la tassazione energetica. Massicce riforme per arginare la corruzione che, secondo diversi studi nazionali e internazionali, è attualmente in aumento, nonché l'attuazione di politiche di governative”. La Tunisia e gli stessi tunisini vogliono che si avvii un’indagine per rintracciare i prestiti incassati durante l'era Ben Ali, questa manovra contribuirà a ricostruire l'inappropriata destinazione dei fondi e probabilmente ne consentirà il parziale recupero. Non solo vogliono stipulare nuovi trattati commerciali con paesi dell'Africa e del Maghreb per ridurre la dipendenza dall'Europa (che assorbe l'80% delle esportazioni tunisine) e per attutire l'impatto della crisi. accelerando al contempo la riforma degli oneri doganali che, secondo alcuni esportatori, a partire dalla rivoluzione, sono diventati un pesante fardello. Cosa molto importante è anche rafforzare le misure di sicurezza per ridare impulso al settore turistico, ambito ancora prezioso e primo nella classifica per la Tunisia come introito.

Emanuela Marotta – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

La nascita di quel Bambino, la fonte della nostra speranza

(ASI) 24 dicembre 2024 - «Et Verbum caro factum est et habitavit in nobis» (Gv, 1,14). Dio ha scelto di farsi carne e di abitare il luogo dei viventi. Tutto nasce da questo ...

La nascita di quel Bambino, la fonte della nostra speranza

(ASI) 24 dicembre 2024 - «Et Verbum caro factum est et habitavit in nobis» (Gv, 1,14). Dio ha scelto di farsi carne e di abitare il luogo dei viventi. Tutto nasce da questo ...

Gabriele d’Annunzio natalizio, dei valori nazionalisti della religione e della famiglia

(ASI) Nel pomeriggio di sabato 21 dicembre 2024 si è svolto nella Pinacoteca della Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) di Spoltore (Pe), presieduta dall’Avv. Luigi Spina, l’evento culturale “Il Natale ...

Perugia, la Residenza Servita “Villa Luisa”, la Cooperativa Sociale “Opera” e l'Associazione Ricreativa Montelaguardia APS festeggiano l'arrivo del Natale al CVA di Montelaguardia

(ASI) Perugia -  Il 20 Dicembre presso il CVA di Montelaguardia la Residenza Servita “Villa Luisa” gestita dalla Cooperativa Sociale “Opera” ha festeggiato l'arrivo del Natale insieme ai sui anziani, ...

Nazario Pagano sull'autorevolezza dell'Italia in Europa

(ASI) Francavilla al Mare (Ch) -.Si è svolto la mattina del 21 dicembre 2024 l'aperitivo per gli auguri natalizi della sezione provinciale di Chieti di Professione Italia, presieduta dall'Avv. Micaela Camiscia. 

Il Rettore UdA Liborio Stuppia sul rapporto tra l'Ateneo e Chieti

(ASI) Francavilla al Mare (Ch) -.Si è svolto la mattina del 21 dicembre 2024 l'aperitivo per gli auguri natalizi della sezione provinciale di Chieti di Professione Italia, presieduta dall'Avv. Micaela Camiscia. 

Micaela Camiscia e Liborio Stuppia sul rapporto tra Professione Italia e Università GdA

(ASI) Francavilla al Mare (Ch) -.Si è svolto la mattina del 21 dicembre 2024 l'aperitivo per gli auguri natalizi della sezione provinciale di Chieti di Professione Italia, presieduta dall'Avv. Micaela Camiscia. 

Dilettanti, nella sede del CRU la conferenza di fine anno. Repace: "I rapporti umani prima del risultato"

(ASI)Perugia. Tempo di bilanci per il calcio dilettantistico umbro per questo 2024 che sta per chiudere. La mattinata odierna è stata l'occasione per parlarne nella conferenza stampa indetta dal presidente del ...

Ius Sanguinis: "instituto Cidadania Italiana", "Tassa di 600 euro iniqua e discriminatoria per i discendenti di italiani"

(ASI) "Prendiamo atto dell'approvazione da parte del Parlamento italiano di un emendamento alla legge di bilancio che aumenta a 600 euro per individuo la tassa per la richiesta della cittadinanza 'ius ...

Serie A: situazione allenatori. Il Punto di Sergio Curcio

Serie A: situazione allenatori. Il Punto di Sergio Curcio

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113