(ASI) “I jihadisti con cittadinanza europea attivi in Siria potrebbero compiere attentati una volta ritornati nei loro Paesi”. Parola di Gilles de Kerkhove, coordinatore europeo della lotta contro il terrorismo. Il suo allarme scuote i palazzi di Bruxelles, rimasti finora sordi agli innumerevoli richiami giunti in Europa da una Siria sofferente, preda di terroristi intenti a divorarla. Chi, per pavidità o per sudditanza ai desiderata nord-americani sulla regione, ha sottovalutato l’entità del problema rappresentato dalla presenza di terroristi islamici tra le file dei ribelli siriani, deve ora ricredersi. E deve iniziare a considerare i risvolti che tale presenza può originare in casa propria.
“I terroristi - ha infatti proseguito de Kerkhove - sono sempre alla ricerca di nuovi santuari da cui possono condurre le loro operazioni". Secondo Kerkhove, “mentre la maggior parte degli oppositori al regime di Bashar al-Assad lottano per il loro futuro, gli stranieri presenti sul suolo siriano sfruttano la situazione di conflitto e possono costituire una seria minaccia per l'Europa”.
Già nel dicembre scorso, una lunga inchiesta pubblicata sul quotidiano tedesco “Die Welt” riferiva che centinaia di cittadini europei di religione islamica avrebbero risposto alla chiamata al jihad arruolandosi tra le file di al Nusra e in altri movimenti islamici armati operanti in Siria. “Secondo i dati riferiti da servizi segreti occidentali - si legge sul quotidiano tedesco - il comandante di al Nusra Abu Mohammad al-Dschulani starebbe già progettando di estendere la base operativa del gruppo dalla Siria attraverso la Turchia verso l’Europa”. L’intento, prosegue l’inchiesta del “Die Welt”, è quello di fare della Siria, una volta caduto il regime di Assad, un centro per le attività jihadiste in altri Paesi (1).
Nei giorni scorsi alcuni membri della Lega Araba e la Gran Bretagna si sono trovati uniti nella decisione di rifornire l’opposizione siriana di nuovi armamenti. Dimostrazione del fatto che certi allarmi, in alcuni dipartimenti di Stato, sono destinati a rimanere ancora inascoltati.
Federico Cenci – Agenzia Stampa Italia
(1) http://www.welt.de/politik/ausland/article111974882/Syrien-als-al-Qaidas-Terrorbasis-gegen-Europa.html