(ASI) Le strade di Giacarta, Surakarta, Makassar, Lombok e Medan sono tornate a bruciare. Non è la prima volta che accade, ma questa volta il Paese sembra diverso: più stanco, più disilluso. Le proteste che scuotono l’Indonesia dall’agosto 2025 non sono semplicemente l’ennesima esplosione di malcontento sociale; sono il sintomo di un logoramento profondo tra cittadini e istituzioni, di una frattura che attraversa economia, politica e fiducia pubblica.