(ASI) Reggio Calabria - Sono passati oltre 100 anni dal disastroso evento sismico del 1908 che distrusse le città di Reggio e Messina provocando migliaia e migliaia di morti, ma da allora poco o nulla è stato fatto per contrastare efficacemente il rischio sismico, così come insufficienti e inadeguate risultano le iniziative messe in campo per combattere il dissesto idrogeologico di un territorio che Giustino Fortunato, oltre un secolo fa, definì “uno sfasciume pendulo sul mare”.