Quale è stata la risposta della gente?
Buona. Nonostante le politica italiana negli ultimi tempi non abbia dato una buona immagine di sé, c'è voglia di partecipazione e Fratelli d'Italia la offre a tutti i livelli. Nel corso di quest'anno abbiamo portato avanti iniziative che hanno raccolto un certo consenso, come ad esempio "decidi tu le priorità per la tua città", una sorta di “primarie delle idee” che, malgrado il caldo di Luglio, ha riscosso un grande interesse nella gente.
Come vivete questi tempi di generale sfiducia nei confronti del sistema partito?
Fratelli d'Italia può essere un esempio di buona politica, un antidoto all'anti - politica. Vede, se si continua a dire tutti sono uguali e tutto fa schifo rischieremmo che coloro i quali fanno politica come servizio e nell'interesse dei cittadini finiscano per allontanarsi, per cessare la loro attività onde evitare di sentirsi paragonati a chi insegue interessi e personalismi. Sarebbe una grave perdita che lascerebbe campo libero ad opportunisti e mestieranti. Credo valga la pena scommettere sulla buona politica invece che sull'anti - politica!
Quali le vostre prossime mosse?
Da Gennaio inizieremo con i congressi in cui si potrà votare dal basso ogni livello dirigenziale ad iniziare dal leader nazionale. Si pensa ad una data simbolica, il 26 gennaio, anniversario della fondazione di Alleanza Nazionale che fu un grande processo aggregativo popolare e nazionale.
In primavera le elezioni. Correrete da soli o in coalizione?
In Umbria c'è bisogno di alternanza. La sinistra, al potere da più di 50 anni, è ormai logora e stantia e governa per mera amministrazione del potere fine a se stesso e alla sua autoconservazione. Per costruire l'alternanza abbiamo lanciato l'idea della "coalizione del cambiamento" ed è questa la strada che stiamo cercando di percorrere in tutti i Comuni. Chi ci sta e accetta la sfida è il ben venuto. Il nostro metodo è la partecipazione; i nostri valori la libertà, la sovranità, la solidarietà. Il nostro fine difendere gli interessi degli italiani, anche dopo l'esperienza di due governi piuttosto carenti sotto il profilo della tutela del nostro popolo.