(ASI) Roma - Un doppio turno così come proposto da Ruffilli, per tenere insieme il principio della rappresentanza e le esigenze di governabilità. E’ in questo senso che ci si dovrebbe orientare secondo Giuseppe De Mita, deputato del neo costituito gruppo “Progetto per l’Italia”, in materia di legge elettorale.
“Gli ultimi venti anni – dichiara l’onorevole Giuseppe De Mita - dovrebbero dirci quanto sia illusorio affidare a meccanismi elettorali il processo politico con la sola ricerca di una formula che determini un vincitore comunque. La possibilità di sapere subito chi ha vinto le elezioni a chiusura delle urne, indipendentemente da un corrispondente retroterra di reale consenso di opinione, ha concorso a svuotare la rappresentanza ed è alla radice del corto circuito del finto bipolarismo”.
“Il bipolarismo - continua De Mita - può essere sollecitato, non imposto. Ed è un tema affrontato sin dalla prima Repubblica. Da allora la proposta più ragionevole resta quella del doppio turno di Ruffilli: un primo turno proporzionale, come termometro della realtà e misura delle rispettive forze, un secondo turno con premio al partito o alla coalizione con il maggior consenso relativo. Il vincitore ci sarebbe e subito, ma non come esito di un tiro di dadi, ma come esito di un percorso di progressiva composizione di intese e di convergenze possibili. Il problema è quello di capire la malattia, non quello di imporre una cura”.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione