E' quanto dichiara Achille Totaro, deputato di Fratelli d'Italia. “Si tratta – prosegue Totaro - di una concorrenza insostenibile per gli imprenditori italiani con la conseguente chiusura di 2mila aziende e la perdita di 10mila posti di lavoro. Questo fenomeno si sta espandendo anche a Pistoia e a Firenze, sia nella provincia, sia in città, soprattutto nella zona Nord, tra via Pistoiese e l’Osmannoro. Nei mesi scorsi il comune di Prato, nella persona dell’assessore Milone, ha denunciato il fatto che alcune banche, tra cui il Monte dei Paschi di Siena, hanno concesso mutui e prestiti tra i 150mila e i 300mila euro a persone della comunità cinese, che avevano denunciato tra i 6mila e gli 8mila euro l'anno di reddito. La somma elargita ammonterebbe a circa 200milioni di euro.
E’ in atto un’indagine della Procura di Prato e di Banca Italia. Abbiamo saputo che di fatto tale situazione si sta verificando anche a Firenze, dove di continuo vengono aperte e chiuse attività sia nell’ambito delle manifatture e delle confezioni sia come centri estetici e di massaggi, che spesso nascondono giri di prostituzione. E’ un fatto gravissimo, una profonda ingiustizia nei confronti dei cittadini, degli imprenditori italiani che chiudono le aziende e non riescono ad avere credito dalle banche. Inoltre, ciò non fa altro che favorire l’espandersi delle comunità straniere sul nostro territorio e con esse, l’espandersi dell’illegalità. E tutto ciò avviene con il beneplacito delle istituzioni e del mondo del credito”.