(ASI) Ci ricorda Raffaele Alloggia, appassionato cultore di storia locale, che la Fiera di Ognissanti a Paganica ha origini assai remote. Se ne trova traccia sul Libro Mastro della Parrocchia di Paganica fin dal 1678. In origine la manifestazione si svolgeva nel solo giorno del 1° novembre e coincideva con altre simili iniziative che avevano luogo nel territorio aquilano, come quella di Capestrano. La grande affluenza di commercianti ed animali, nonché la ingente quantità di prodotti della terra che si vendevano nell’occasione, indussero i responsabili dell’organizzazione a prolungare di ben due giorni l’annuale evento paganichese. La proposta della proroga fu avanzata dal Decurionato (organo municipale che equivale all’attuale Consiglio comunale) e approvata con Regio Decreto del 17 gennaio del 1826. Si stabiliva così – è sempre Alloggia a ricordarlo - “che nella piazza principale si commerciassero varie merci come cuoiami, fagioli, zafferano, mandorle e cereali vari, mentre tutti gli animali rimanevano dislocati nelle varie aie in località Sant’Antonio”.