(ASI) Roma. Inaugurata il 27 novembre la seconda edizione del Festival della Cucina Azerbaigiana. Dopo il successo della prima edizione, che nel 2017 ha riunito gli amanti delle prelibatezze della cucina dell'Azerbaigian, per una tre giorni da tutto esaurito, quest'anno l'iniziativa si svolge nel cuore del centro storico di Roma: il Ristorante Doney, Hotel The Westin Excelsior Rome, in Via Vittorio Veneto 125.
La serata ha visto la numerosa partecipazione di esponenti del mondo politico, con ampia rappresentanza di membri del governo e del parlamento, economico, accademico e mediatico.
A fare i saluti di apertura l’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian Mammad Ahmadzada, che ha ringraziato per la presenza istituzionale di alto livello e sottolineato l’importanza dell’evento, capace di veicolare, attraverso la cucina, la conoscenza della cultura azerbaigiana in generale.
L’Ambasciatore ha poi passato la parola all’editore della casa editrice Polaris, Daniele Bosi, a cui si deve la pubblicazione della prima guida turistica in italiano interamente dedicata all’Azerbaigian. La guida, fresca di uscita nelle librerie, come evidenziato dall’editore, darà un sicuro contributo al turismo italiano in Azerbaigian.
Ad intervenire poi l’Avv. Manuela Traldi, presidente della Camera di Commercio Italo-Azerbaigiana, che ha offerto uno spaccato sui rapporti economici, estremamente positivi, tra i nostri due paesi.
Gli interventi sono terminati con l’annuncio, da parte dell’Ambasciatore, del 2020 come Anno della Cultura dell’Azerbaigian in Italia, il che porterà ad un fitto calendario di eventi relativi al paese nelle maggiori città italiane, dal mese di febbraio, fino a dicembre del prossimo anno.
Il Festival continua nelle giornate del 28 e 29 novembre, quando tutti potranno assaporare i piatti della cucina azerbaigiana a cena con un menù a buffet presso il Ristorante Doney, preparato dagli chef azerbaigiani giunti appositamente per l'occasione.
Ponte geografico tra Oriente ed Occidente, l'Azerbaigian offre una cucina in cui i profumi e i sapori orientali, ricchi di spezie, si fondono con materie prime di ottima qualità, andando a realizzare creazioni tanto belle quanto gustose. Hanno così preso vita nel ristorante Doney le ricette più famose della sua offerta culinaria, tra cui Dolma, Gutab, Pilaf, Pahklava.
Non è mancato il tradizionale tè aromatico, sinonimo dell'ospitalità tipica del popolo azerbaigiano, e la melagrana, simbolo dell'Azerbaigian.
Da sottolineare anche i vini "Sadaf", "Marjan" e "Makhmari", prodotti da "Shirvan wines" con il marchio "Meysari", che si distinguono per gusto, colore e aroma. In Azerbaigian la vinificazione ha una storia antica e il complesso vinicolo "Shirvan wines" mira a contribuire allo sviluppo del turismo enologico in Azerbaigian e a prendere posizione nel campo della produzione di vino biologico.
L'Azerbaigian è il paese maggiore per dimensioni, popolazione ed economia di tutto il Caucaso meridionale. Negli ultimi anni l'economia del paese è in costante crescita. Partner affidabile dell'Italia, tra i due paesi esiste un legame solido, di carattere di partenariato strategico. L'Azerbaigian è il principale fornitore di greggio per l'Italia e il più importante destinatario del Made in Italy nel Caucaso meridionale. E' noto per il suo modello multiculturale, basato sulla convivenza armoniosa di varie religioni ed etnie, riflesse anche nella sua cucina.