(ASI) Un tempo non molto lontano esisteva ancora il lupo in Sicilia e per proteggere le greggi al pascolo o nelle “mannare” (dall’arabo manzrah ovvero area chiusa, cioè tipico ricovero destinato all’allevamento e al ricovero notturno di ovini e caprini. Era ed è costituita generalmente da un muro circolare di pietre a secco alto un metro e mezzo su cui vengono sistemati rami di ginestra spinosa e susino selvatico testimoniando la necessità di difendere il gregge dai predatori) si utilizzava un cane dall’aspetto rustico, forte e ben proporzionato: il cane di mannara o mastino siciliano.