(ASI) È il politologo americano Francis Fukuyama a parlare della difficile situazione che si sta profilando nel “mondo”. Autore del libro “la storia è finita” e di molti altri scritti e saggi, da Stanford, rilascia parole che fanno trapelare preoccupazione per ciò che sta avvenendo a livello dei rispettivi Governi mondiali.
Secondo la sua opinione la Democrazia Liberale è sottoposta a stress da almeno un decennio, e la pandemia mondiale, come tutte le crisi, ha avuto conseguenze impreviste, riducendo gli spazi di libertà. Per lo storico,l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 ha spinto gli Stati Uniti a combattere guerre che nessuno voleva. Il crollo finanziario di Wall-Street del 2008 ha alimentato il populismo e i movimenti anti establishment. Continua affermando che la nuova malattia da SARS-CoV-2 è statausata dai Governi per espandere la loro autorità esecutiva, riducendo di fatto la libertà dei cittadini in tempi di emergenza sanitaria. A tal proposito basta ricordare tempi non lontani dove tutti abbiamo vissuto i periodi di restrizione, confinamento e lockdownimposti da
i Decreti-Legge . Questa ferita, o perdita, non sarà momentanea, in quanto molti leader secondo le parole di Fukuyama non vorranno rinunciare più a questi nuovi poteri. Egli è convinto che il successo di JoeBiden, l’attuale Presidente degli Stati Uniti di America, non sia stato casuale, ma non si sbilancia sui giudizi verso l’Europa. Per quanto riguarda il conflitto tra Israele e i Palestinesi, Fukuyama lo studia da 40 anni e afferma che : “Ho seguito la vicenda da quando lavoravo al Dipartimento di Stato durante la presidenza Reagan. Ho visto quei rapporti deteriorarsi sempre più con Israele, che moltiplicando gli insediamenti neiTerritori occupati ha reso ormai di fatto impossibile una soluzione basata su due Stati. Con l’accelerazione degli ultimi 4 anni, avvenuta con la benedizione di Donald Trump, (Presidente uscente), Israele si è privato di un’opzione di accordo politico per arginare la crisi. È rimasto solo l’uso della forza”. Ricordiamo che dopo un aspro conflitto che ha visto coinvolti i rispettivi schieramenti e lanci di missili, in queste settimane si è arrivati ad un accordo di cessate il fuoco. È sempre il politologo ad affermare che la sottovalutazione del virus e la pessima gestione dell’emergenza sanitaria ha messo a nudo la pochezza di alcuni leader populisti e sovranisti che sembravano invincibili. Vengono citati gli Stati Uniti, il Brasile, l’India e anche il Messico. Secondo Fukuyama se non ci fosse stato il Covid19 Trump avrebbe vinto nuovamente le elezioni. È JoeBiden che sta avviando un nuovo ciclo, fatto di ritorno del Welfare e di investimenti pubblici, infrastrutture ed ambiente. “Nel tempo libero mi diverto con l’hobby dei droni e da quando ho cominciato ad usarli, dieci anni fa, mi sono reso conto che questa tecnologia, allora nelle mani di Stati Uniti e Israele, prima o poi sarebbe stata usata anche da altri Paesi, cambiando i rapporti di forza e la natura stessa dei conflitti terrestri”. È indubbio di come questa tecnologia stia obbligando gli stati maggiori a riprendere i conflitti terrestri, le occupazioni dei territori ed il conseguente impiego di truppe e mezzi blindati. Lo storico Fukuyama si è espresso sugli ultimi conflitti, e la sua preoccupazione è che questo possa accadere ancora.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia
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