(ASI) La Corte di Giustizia Europea ha ribadito un principio cardine dell’ordinamento dell’Unione, in merito all’obbligo di assicurazioni dei veicoli. Con la decisione Corte giustizia UE sez. V, 29/04/2021, n.383, i giudici di Lussemburgo hanno stabilito che ogni veicolo debba essere assicurato per la responsabilità civile, a nulla valendo le intenzioni del proprietario sul suo utilizzo e senza che conti l’essere il mezzo su area privata o chiusa al pubblico.
La sentenza prende in esame il caso di un ente pubblico polacco che, in seguito ad un provvedimento giurisdizionale, aveva acquisito una carcassa di automobile per essere eliminata dalla circolazione e rottamata. Il Fondo di Garanzia della Polonia sanziona l’ente pubblico perché, ai sensi dell’art. 3 della direttiva 2009/103 il mezzo in questione andava comunque assicurato, non rilevando che non fosse idoneo alla circolazione o che l’ente lo volesse rottamare. Il Distretto polacco ricorre alla Corte di Giustizie dell’Unione europea che, però, dà ragione al Fondo di Garanzia con questo dispositivo: “L'articolo 3, primo comma, della direttiva 2009/103/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, concernente l'assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell'obbligo di assicurare tale responsabilità, dev'essere interpretato nel senso che la conclusione di un contratto di assicurazione della responsabilità civile relativa alla circolazione di un autoveicolo è obbligatoria quando il veicolo di cui trattasi è immatricolato in uno Stato membro, qualora tale veicolo non sia stato regolarmente ritirato dalla circolazione conformemente alla normativa nazionale applicabile”.
In attesa di un provvedimento sulla medesima questione ad opera delle sezioni Unite della Corte di Cassazione nostrana, che dovrebbe adeguarsi all’interpretazione europea, sarà bene considerare l’art. 122 del Codice delle Assicurazioni alla luce dei lumi che provengono dal Lussemburgo. Attenzione, quindi, la vecchia regola della macchina nel giardino di casa trasformata in pollaio sarà, a breve, un lontano ricordo del passato.
Francesco Maiorca – Agenzia Stampa Italia