(ASI) Le intenzioni sono le migliori ma il compito resta arduo e la svolta annunciata non è affatto risolutiva. Con un radicale cambio di posizione voluto dal presidente democratico Joe Biden, gli Stati Uniti sono passati dall’essere sponsor del protezionismo vaccinale sotto la presidenza Trump, a farsi promotori in sede Wto di quella moratoria sui brevetti dei farmaci anti-Covid ,che i Paesi meno sviluppati e più colpiti dalla pandemia chiedono con insistenza da mesi.
Sono rimasti inascoltati fino a mercoledì ,quando la rappresentante Usa per il commercio Katherine Tai ,ha annunciato l’apertura della Casa Bianca alla “liberalizzazione” dei vaccini. Una mossa che promette di rivoluzionare gli equilibri in seno al Wto (dove le decisioni necessitano di una maggioranza di due terzi sugli oltre 160 Stati che ne fanno parte) e che ha già spiazzato la Commissione Europea, fino a ieri nella cerchia dei Paesi più restii alla sospensione dei brevetti insieme a Usa e Svizzera e oggi costretta a una adesione, seppur poco convinta, alla linea Biden tanto da farne tema di discussione al summit Ue di Porto.
Prima apertura dell’Ue, ma anche della Russia, accanto agli Stati Uniti nel sostenere la necessità di rimuovere le protezioni dei brevetti per la produzione dei vaccini anti Covid per rispondere alle esigenze di immunizzazione globali, anche quelle dei Paesi più poveri. Una svolta che si scontra con i dubbi della Germania e i malumori dei grandi gruppi farmaceutici.
"Sicuramente una proposta importante e storica quella del Presidente Biden ma tardiva e piena di difficoltà .Adesso tocca alla Commissione Europea di appoggiare e sostenere questa proposta ,di lavorare tutti insieme per recuperare il tempo perso e la delusione dei paesi poveri e in via di sviluppo che si sono sentiti abbandonati e non sostenuti in questa emergenza sanitaria e umanitaria che ha colpito il mondo non preparato affatto. Ci auspichiamo che questa proposta possa essere approvata e concretizzata per sostenere il programma Covax ,che è in grande ritardo anche per la crisi sanitaria in India, e coinvolgere tanti paesi nella produzione per arrivare al più presto all'immunità di gregge che è la salvezza di tutti .Nello stesso tempo urge combattere e prevenire tutto quello che già circola e può essere venduto tramite il mercato nero dei vaccini ,farmaci ,tamponi. Cosi dichiara Foad Aodi Presidente Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) e dell'UMEM(Unione medica euro mediterranea ) nonché membro Registro Esperti e Commissione Salute Globale della Fnomceo.