(ASI) Roma - “Le parole di Consob, oggi, sono inaccettabili e a tratti surreali. Abbiamo ascoltato delle ammissioni di colpa a loro modo clamorose, anche se non rappresentano nulla che non avessimo già capito”. Lo commentano i membri M5S della commissione bicamerale di inchiesta sul sistema bancario.
“Intanto - spiegano - ci siamo sentiti dire espressamente dal direttore generale Apponi che l’authority interviene solo dopo che la frode si è materializzata. In sostanza, si chiude il recinto quando i buoi sono scappati. Inoltre, tutti sapevano che Mps contabilizzava quali titoli di stato degli attivi che in realtà erano cds, ossia derivati. Eppure Consob ci spiega che non poteva imporre automaticamente un inquadramento contabile diverso: una giustificazione assurda”.
“Infine, il doppio voto di Vegas, in qualità di presidente, fu determinante per il via libera ai prospetti degli aumenti di capitale del Montepaschi 2014-2015: complessivamente stiamo parlando di 8 miliardi bruciati per i quali adesso i risparmiatori potrebbero agire in giudizio. E’ ovvio che le colpe maggiori della mala gestio ricadono sul management della banca, ma Consob ci conferma oggi che la vigilanza sul sistema finanziario, oltre a una riforma profonda che abbiamo già in programma, ha bisogno di personalità autorevoli, indipendenti e specchiate”, concludono i parlamentari Cinquestelle.