(ASI) Roma – Il 25 novembre del 1970, cinque uomini varcano l’ingresso dell’edificio dell’Esercito di Autodifesa a Tokio. Di fronte a tutti, con passo agiato e uno sguardo che non tradirebbe le vere intenzioni, si trova Yukio Mishima. In quel giorno di quarantasette anni fa, Mishima avrebbe compiuto il suo destino.