(ASI) I dati diffusi oggi dall’Istat sulle vendite al dettaglio si aggiungono, purtroppo, alla lunga lista di indicatori negativi che ormai caratterizzano la nostra economia. Del resto, vista la grave perdita di potere di acquisto da parte delle famiglie (basti pensare alla “stangata” subita a causa dell’aumento della tassazione, dei prezzi e delle tariffe nel biennio 2012-2013 pari +3.823 Euro a famiglia) e la mancata adozione di provvedimenti tesi a contrastare tale andamento, la contrazione dei consumi era praticamente inevitabile.