(ASI) Il film di Paolo Sorrentino, La Grande Bellezza, presentato a Cannes, applaudito e discusso, presenta un singolare segmento di vita romana. Non i vicoletti del centro secentesco animati da laboriosa attività, non i vivacissimi e colorati mercati delle piazze, tipo quello di Campo de Fiori, non le zone ad alta concentrazione di istituzioni religiose, piene di preti e monache dalle facce sempre più diverse dalle nostre, ma gli interni segreti e misteriosi delle residenze della nobiltà del sangue, della chiesa e del danaro.