Si tratta di un'eccezionale opportunità per ammirare i capolavori di questa straordinaria raccolta con la competente illustrazione degli assistenti alla vigilanza della Galleria degli Uffizi.
La collezione di Alessandro Contini Bonacossi si annovera tra le più importanti costituitesi nel Novecento. Lo Stato ne ha potuto acquisire una parte nel 1969, con destinazione alla Galleria degli Uffizi. Si tratta di una cinquantina di opere esposte in alcuni ambienti allestiti appositamente e situati tra via Lambertesca e chiasso Baroncelli. Vi si possono ammirare mobili, ceramiche e capolavori della pittura e della scultura europea dal Trecento al Settecento, con opere di Andrea del Castagno, Giovanni Bellini, Girolamo Savoldo, El Greco, Bernini, Velasquez e Goya.
Le visite si terranno il giovedì alle alle ore 14.15 e alle ore16.
Il ritrovo dei visitatori è sotto il Loggiato degli Uffizi (lato lungo) presso la prima porta - cioè l’accesso all’ex-chiesa di San Pier Scheraggio- venendo da piazza della Signoria, 15 minuti prima della visita
Le visite sono possibili solo su prenotazione e i gruppi saranno composti massimo da 15 persone.
Per poter partecipare alle visite è necessario prenotare telefonando al numero 055-285610, dal martedì al sabato dalle ore 14 alle ore 16.ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione