(ASI) Spoleto - Applausi a non finire ieri sera al Teatro Nuovo di Spoleto per la messa in scena de "il Don Giovanni" di Filippo Timi non solo regista ma anche e soprattutto protagonista di quella che ieri si è dimostrata un'esilarante nonché eccellente messa in scena.
Il Don Giovanni di Filippo Timi racchiude in se moltissimi generi diversi si passa infatti dal drammatico, al cabaret da Twitter alla musica anni 80, fino al melodramma e a Kubrik. Insomma l'artista riesce a racchiudere nel suo spettacolo moltissimi generi diversi, riesce a rappresentare una storia antica nel suo ambiente e al contempo rendere la storia stessa per certi versi attuale, senza considerare la scelta dei costumi, cuciti a regola d'arte, alcuni bislacchi, ma divertenti, comunque ricercati ed impeccabili. Insomma un Don Giovanni che cerca il divertimento, le belle donne e ogni volta che ne possiede una si stanca e ne seduce un'altra cercando anche di possedere donne impegnate quasi come a dimostrare che lui tutto può, che nulla è mai abbastanza, un Don Giovanni non curante del futuro, cinico senza una coscienza, un uomo alla ricerca del mero piacere fisico che però sembra non bastargli mai, fin quando come per tutti gli esseri umani, non si trova a dover fare i conti con la morte e dunque anche con se stesso, finisce così all'inferno circondato dalle donne che aveva sedotto e poi abbandonato, condannato a scendere agli inferi, accompagnato da un diavolo in uniforme nazista di un rosa acceso, e proprio come accade spesso nella realtà Don Giovanni esce di scena, come una celebrità che ormai non è più considerata tale. Con la dipartita del Protagonista si chiude il sipario e il pubblico del Teatro Nuovo di Spoleto non regge l'emozione e plaude un artista e la sua compagnia per quello che è stato un racconto che non è poi così diverso da quanto accade oggi nella vita vera, insomma un grande anzi grandissimo successo per l'artista perugino che di certo non è destinato ad uscire di scena visto il talento innato per lo spettacolo e il grande legame di empatia che riesce ad instaurare con il pubblico.
Erika Cesari - Agenzia Stampa Italia
Foto : Fabio Gasparri