(ASI) Milano - "Per il prossimo 2 marzo, a Milano, è stata fissata una nuova chiamata alle armi per la sinistra, capitanata come sempre dall'assessore Majorino, a supporto dei migranti. Le sigle che scenderanno in piazza sono sempre le solite: Sentinelli, Arci, Casa della Carità, sindacati, Amnesty. Gli slogan di tutti questi benpensanti, pure questi, sono sempre gli stessi: no alle discriminazioni, no all'odio, no alle diseguaglianze.
Si dimenticano questi signori che gli unici discriminati, a causa delle folli politiche da loro appoggiate, sono gli italiani non gli immigrati. Perché non si fanno un giro al Pane Quotidiano, o nelle tante mense per i poveri di cui è piena la città? Si accorgerebbero che a essere in difficoltà sono anziani nati e cresciuti qui, padri e madri separate, senzatetto italiani. Del resto per loro i clandestini dovrebbero essere serviti e riveriti nei centri d'accoglienza...". Così in una nota Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto. "Sorrido quando sento Majorino dire "più politiche per il sociale, zero tagli ai servizi per i disabili", quando proprio il suo assessorato ha fissato un tetto massimo di fondi a disposizione dei disabili a Milano relativamente ai loro trasporti. Non c'è da stupirsi - continua Silvia Sardone - : la sinistra si mobilita solo in difesa dei migranti. Gli italiani, sacrificati sull'altare di un'ideologia folle, possono aspettare".