(ASI) "Gli ultimi dati provvisori sul mercato del lavoro ci dicono che anche a dicembre continua a calare la disoccupazione, scesa al 10,8% (dato più basso dall’agosto 2012). Un risultato che conferma l’efficacia delle misure messe in campo dai governi Renzi e Gentiloni, capaci di creare oltre un milione di nuovi posti di lavoro in quattro anni e di ridurre la disoccupazione giovanile dal 43,4% del febbraio 2014 al 32,2% attuale.
I dati Istat registrano però un modesto calo degli occupati totali: -66 mila rispetto a novembre. Sono molte infatti le imprese che ritardano le nuove assunzioni in attesa degli sgravi contributivi in vigore dal 1° gennaio e che quest’anno riguardano tutti gli under-35 assunti con contratto a tempo indeterminato. L’ennesima riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, che il costo del lavoro in Italia è troppo alto. È per questo motivo che il Partito democratico si impegna a ridurre il cuneo contributivo di quattro punti entro la fine della prossima legislatura per passare dall’attuale 33% al 29%. Perché dopo esserci concentrati sulla quantità di lavoro, dobbiamo tornare a investire sulla qualità del lavoro. Il contratto a tempo indeterminato vale di più: deve costare di meno".