(ASI) Roma - “Noi già sappiamo che, con il nuovo Patto di stabilità, 11 Paesi saranno sanzionati per deficit eccessivo. Il dato da cui dobbiamo partire è che la metà della ricchezza di due Paesi come Germania e Italia è in mano al 4,5% dei cittadini di questi Paesi.
In Italia ogni anno mancano 10 miliardi l'anno perché soggetti italiani pagano tasse in Olanda, Lussemburgo e Irlanda, non sperdute isolette del Pacifico. Parliamo di Paesi che hanno la stessa nostra moneta e le stesse nostre regole. Credo sia impensabile che, nel momento in cui tu stabilisci regole che dovrebbero essere valide per tutti, possa esistere un gruppo di paesi che di fatto sono paradisi fiscali e che magari dicono agli altri che sono paesi spendaccioni. Oggi abbiamo la più bassa propensione al risparmio dal 1995, gli italiani hanno speso di più per comprare di meno. Se non è questo un dato spia della situazione disastrosa, non so quale potrebbe essere. Gli impegni scritti con questo Patto di stabilità comportano per l'Italia un piano di correzione da 80 miliardi. Abbiamo di fronte a noi interventi ogni anno da 10-13 miliardi. Mi chiedo dove prenderete questi soldi. E smettetela di dire che è colpa del Superbonus. Il ministro Giorgetti ha le maggiori responsabilità nella gestione della misura e tutto l'arco parlamentare ha sempre approvato tutte le correzioni del Superbonus dal Governo Draghi in poi. Se poi per ottenere questi 13 miliardi l'anno, imposti dal nuovo Patto, la ricetta è la svendita dei nostri asset come Eni o Poste, beh non andremo da nessuna parte. I mini incassi di oggi saranno superati da quello che lo Stato non incasserà in termini di dividendi futuri. Vendiamo per assecondare e acquietare quei grandi fondi a cui il Governo dice: 'state tranquilli, non dovete attaccare l'Italia perché noi siamo a vostra disposizione'. Purtroppo vediamo di fronte a noi un Patto di irrigidimento di vincoli fuori dalla storia e dal mondo, che andranno a penalizzare le fasce più deboli della popolazione, non vediamo nulla che stimoli la crescita. Siamo pertanto fortemente contrari a questo Patto di stabilità. Il grosso rammarico è che non pensavamo che dopo la pandemia si potesse tornare indietro così rapidamente dalla stagione delle politiche della solidarietà europea. Pensavamo fosse un inizio dell'Ue solidale invece assistiamo a una retromarcia colossale. L'unica cosa di cui si parla è difesa comune e investimenti militari ed è davvero inquietante. E' il momento in cui si deve scegliere, perché la direzione di questo continente è completamente assoggettata agli interessi d'Oltreoceano e dei fondi”. Lo ha detto in una nota il deputato Riccardo Ricciardi, vicepresidente del M5S, illustrando la mozione del presidente pentastellato, Giuseppe Conte, contro il nuovo Patto di stabilità europeo.