(ASI) - Di seguito riportiamo un’audio intervista a Mauro Tiboni, candidato premier del Movimento Italia nel Cuore, realizzata dal Direttore Responsabile di Agenzia Stampa Italia, Ettore Bertolini.
Ecco le sue parole: “L’Italia nel Cuore nasce da storie di vita vera, da un'alienazione genitoriale che mi coinvolge personalmente da 15 anni e dalla vicenda di malagiustizia dell’amico e co-fondatore Pietro Boero. Questo movimento è fatto di cittadini etici onesti che vivono le problematiche di tutti i giorni e hanno a cuore l’Italia, con l'obbiettivo di ridarle la sovranità, uscendo così da questa Europa della finanza e delle banche che ci vuole schiavi, disoccupati e sottopagati. Senza il lavoro l’uomo perde la sua dignità. Creare occupazione e far ripartire l’economia è una cosa fondamentale che non ha nulla a che vedere con il principio assistenzialistico di stampo comunista e stalinista abbracciato dal Movimento 5 Stelle e dalla sinistra.
Nei giorni scorsi, con grande soddisfazione, il Ministero dell’Interno ci ha comunicato la conformità del simbolo di Partito ed è una grande vittoria; è il successo di un partito nuovo, non inquinato dalla mala politica. Nel nostro schieramento non ci sono politici e la scelta dei soggetti viene fatta con particolare attenzione; in questo l’Italia nel Cuore si ispira a Piero Calamandrei che afferma che per fare buona politica servono poche persone etiche e oneste.
Cosa c’è oggi di democratico in Italia dopo tre governi non eletti dal popolo e dichiarati legittimi dalla Corte Costituzionale? Purtroppo viviamo in un sistema che sta facendo regredire il nostro paese. Non c’è più la democrazia. È importante tornare sovrani del nostro paese con il popolo che deve ricominciare a stabilire le regole della politica.
Le banche devono ritornare a fare le banche, tornando così a svolgere quella funzione cardine di sostentamento dell’economia per le piccole e medie imprese italiane; è proprio nel nostro paese che abbiamo il maggior numero di queste aziende. Dobbiamo ricordare che 'Basilea 1' e 'Basilea 2' hanno creato grossi problemi alle banche italiane e risulta quindi fondamentale nazionalizzare la Banca d’Italia, facendo ritornare le banche alla loro funzione primaria, senza che si occupino della finanza.
L’Italia, prima dell’euro, era la quarta potenza mondiale e aveva un’elevata reputazione nella politica internazionale che oggi non abbiamo più; dopo 15 anni di ‘inganno europeo’ voluto da Ciampi e Prodi, siamo diventati un paese del terzo mondo con aziende che falliscono, un’economia devastata e un tasso di povertà senza precedenti.
L’Italia nel Cuore vuole ridisegnare le sorti di questa politica e riportare in alto il nostro paese, dove merita di stare.
Ci presenteremo in varie regioni e da qui getteremo le basi per costruire quella classe politica che l’Italia e gli italiani si meritano". Conclude così l'intervista il leader di Italia nel Cuore, Mauro Tiboni.