(ASI) Roma – “Con questa legge di bilancio i partiti finalmente passano la mano. Nella legislatura hanno speso almeno 50-60 miliardi in bonus e mancette non strutturali.
Nel frattempo, però, dall’avvio del governo Letta a ottobre scorso il debito è passato da 2.041 miliardi a 2.289 miliardi. Loro hanno pensato a vincere qualche elezione, non hanno badato al benessere e alla qualità della vita dei cittadini”. Lo dicono i deputati M5S nel giorno del voto finale della legge di bilancio alla Camera.
“L’ultima manovra, dopotutto, è il paradigma di quanto accaduto in questi anni, visto pure come si è gonfiata via via durante l’iter parlamentare: attenzione a interessi di parte, di clan, carezze alle lobby e stangate alle persone comuni. Senza una visione, senza un progetto o un’idea di Paese. I partiti hanno strattonato e indebolito il senso di legalità, a partire da quella fiscale - proseguono i portavoce Cinquestelle - Hanno elargito false speranze con provvedimenti spot e senza prospettiva, mentre i giovani continuano ad abbandonare in massa questo Paese. Hanno abbassato i livelli di tutele e diritti in ossequio ai grandi poteri finanziari internazionali che avrebbero voluto veder smontata pure la nostra Costituzione, quella Carta che noi abbiamo contribuito a salvare”, aggiungono i deputati M5S.
E spiegano: “Noi abbiamo ottenuto vittorie apparentemente circoscritte, ma comunque importanti, in questa manovra. Conquiste che sono come i semi di una pianta che crescerà, i prodromi di quella che sarà la nostra azione di governo. Adesso tocca a noi ricostruire sulle macerie di queste forze politiche. Punteremo sul Reddito di cittadinanza e su investimenti realmente produttivi nei settori del futuro. Spingeremo sul pedale dell’innovazione e della formazione avanzata per ridare dignità e qualità al lavoro italiano. Difenderemo davvero il risparmio, riformeremo il sistema bancario e alleggeriremo tasse e burocrazia per le piccole e medie imprese. Entro una legislatura, poi, porteremo l’Italia fuori dal carbone e diremo addio agli inceneritori. Entro il 2040, invece, saremo fuori dal petrolio ed entro il 2050 fuori dalle fossili. Potremmo continuare - chiosano i portavoce - ma avremo ancora tempo e modo di raccontare agli italiani la nostra visione”.
“Adesso è il momento di dire stop a una politica che gestisce la cosa pubblica come fosse privata. Adesso arriva il nostro tempo. Fatevi da parte. Si avvicina il turno di chi farà davvero l’interesse dei cittadini”, concludono gli eletti del MoVimento 5 Stelle.