(ASI) Lo diciamo subito: la cautela, in questi casi, non è mai troppa e quindi ci limitiamo a citare la fonte che ha fornito la notizia, auspicando che venga smentita. “Forze speciali russe sul suolo norvegese”. Non è il titolo di un nuovo film, che tratta tematiche geopolitiche, ma dell’articolo pubblicato il 27 settembre 2019 sul sito internet del quotidiano locale Aldrimer https://www.aldrimer.no/russiske-spesialstyrker-pa-norsk-jord/
L’annuncio, se fosse vero, sarebbe agghiacciante. Il paese nordico è infatti uno dei membri della Nato e ha diritto a richiedere quindi, qualora fosse necessario, l’applicazione della clausola dell’ autodifesa collettiva. Quest’ultima è contenuta nell’articolo 5 del Patto Atlantico, stipulato a Washington il 4 aprile 1949, che rappresenta la pietra miliare della difesa dell’intero Occidente. Il giornale norvegese ha riferito che la presenza di “squadre tattiche nelle isole Svalbard può essere collegata alle attività militari russe in corso nel Mare di Barents”. Una fonte della Difesa alleata, con altre tre provenienti da diverse nazioni, si è spinta a specificare addirittura che “unità militari russe hanno effettuato ricognizioni speciali nella Norvegia continentale”, ma non ha descritto le zone interessate da tali azioni. Ha reso noto invece che “le forze speciali russe regolari, le unità Spetsnaz, sono attualmente attive nelle regioni settentrionali” con “almeno un sottomarino speciale, del tipo “Midget P – 650, appositamente progettato per il dispiegamento segreto” di queste squadre. “Le autorità norvegesi sono consapevoli che il personale statale e militare russo ha operato sul suolo norvegese negli ultimi giorni”, ha confermato una fonte del governo di Oslo al quotidiano.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia