(ASI) E’ una storia come tante altre quella di Carlito, in arte Carlo Brilli. Un giovane trentenne di Spello che abita di fronte a Villa Fidelia e che ha un sogno d’altri tempi: fare il poeta. Un sogno nobile quanto difficile, visto che l’editoria è in crisi e che la poesia, a meno che non ti chiami Ungaretti o Montale, non vende proprio. Ma Carlo è un ragazzo volenteroso, sensibile e d’animo gentile, visti i tanti anni di volontariato, per questo non trovando editori si è pubblicato un grazioso libretto con la sua raccolta di poesie. Ventidue canti poetici un po’ naif e in rima, suddivisi in due parti “A come eri tu” di taglio biografico-esistenziale e “Cuori d’innamorati” relative alle sue vicende sentimentali. Poesie dal tono triste, esistenziale con interessanti metafore che fanno da eco al profondo sentire di un giovane dei giorni nostri, che si alternano a pianti e sorrisi d’amore. La storia di Carlito è in sostanza la vita di un giovane che ha deciso di raccontare e vivere i suoi pensieri e i suoi sentimenti con la voce della poesia. E in questo mondo a volte troppo cinico e arido questa vicenda fa sicuramente sorridere chi ama l’arte e la poesia. Auguriamo a Carlo di continuare a scrivere e di coltivare il suo sogno e se qualche lettore fosse più curioso volesse scambiare due parole con il giovane poeta di Spello o aiutarlo, lasciamo questa mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., poi da cosa nascerà cosa…