Notizia che ha scosso profondamente la comunità italiana di Buenos Aires, subito mobilitatasi nella Marcha de Abrazo, iniziativa che il 24 aprile scorso ha visto 300 persone abbracciare la statua al grido di Colón no se mueve.
Oltre 600 le tonnellate di marmo di Carrara che compongono un'opera che ricorda l'immigrazione dei nostri connazionali nel XIX e XX secolo verso la nazione sudamericana e che ora rischia di andarsene insieme alla piazza che dovrebbe essere ribattezzata "plaza de los pueblos originarios".
La contestazione, tuttavia, andrà ben oltre simbolici abbracci: una squadra di avvocati italo argentini ha già presentato ricorso contro il progetto della Kirchner.
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia