(ASI) Questo Perugia ha davvero un’anima. Anzi, due. Perché va sotto per un infortunio di Vicario dopo tre minuti, subisce per tutto il primo tempo il pressing e il gioco di un Chievo forte e ben messo in campo, ma non cade, fa quadrato con spirito di resistenza, non esce dal match, rischia qualcosa, ma riguadagna metri fono al 44’, quando si procura il rigore del pari di Iemmello.