(ASI) Roberto Saviano, dalla sua rubrica “L’Antitaliano” che fu già dello sferzante maestro di penna Giorgio Bocca, riapre il dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere. Lo fa dalla prospettiva personale e professionale di uomo impegnato per la legalità. La produzione e la vendita di sostanze oggi ritenute illecite, non conoscono crisi e continuano a rappresentare la principale fonte di arricchimento delle organizzazioni mafiose: la soluzione più logica sembra perciò quella di un sistema legale, controllato direttamente dallo Stato.