×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
L’Italia Anarco-Liberale di Fabio GHIA

(ASI) Cercare di comprendere la politica non è cosa facile, tanto più se si tratta dello scenario italiano. La scissione nel PDL che ha dato origina a Nuova Forza Italia e Nuovocentrodestra, ne è l’ultimo esempio, ma altrettanto imminente è una simile azione nel PD del dopo Renzi (semai avverrà!). Scelta Civica, da parte sua, è divenuta matrice di un flusso migratorio apparentemente incomprensibile e indefinito. Si potrebbe continuare con molti altri esempi, anzi più si va verso gli estremi dell’ ”arco costituzionale” e più questa parcellizzazione della politica nostrana si manifesta in maniera ancora più evidente. Usando una metafora calcistica, probabilmente molto più appropriata: in Italia siamo divenuti tutti “allenatori” della nazionale di calcio.

A osservare il comportamento dei singoli o, meglio, ad ascoltare i commenti sulle reti specializzate, soprattutto a livello locale, ci si rende conto che il livello di “critica” raggiunto è tale che ogni italiano ha la sua versione del come “fare” per ottimizzare i risultati. Se questo è un aspetto tipico del mondo del calcio, la politica è anche peggio. I singoli partiti vanno sempre più enfatizzando effetti secondari della propria natura, quali la discontinuità rispetto al passato, i correttivi basati sull’equità, la morale e l’etica comportamentale, senza parlare poi delle competenze tecniche cui ogni politico, soprattutto se di Governo, tende a ostentare nei vari talk show o negli svariati interventi nei sistemi di comunicazione di massa. Nella sostanza non esiste più una fisionomia politica propria come base comune ma (Renzi insegna) una tendenza a mostrarsi quale “migliore allenatore” per il Governo del Paese!

Un abbandono quindi dei temi politici propriamente detti? Assolutamente no! E’ semplicemente il risultato di decenni di politiche populiste e tendenzialmente libertarie attuate dai leader politici della Seconda Repubblica. Osservando bene, però, il fenomeno non è solo italiano. Magari da noi, grazie alla creatività tipica della nostra cultura di fondo, questa spinta alla differenziazione politica è maggiormente sentita, se non esacerbata, ma la tendenza è generalizzata. Dagli Stati Uniti di Obama (isolamento nei repubblicani del Tea Party e costituzione di un’opposizione interna ai democratici per il disastroso esito della legge Sanità nazionale), alla Germania della Merkel (dove il popolo ha dimostrato di andare sempre più verso il soddisfacimento delle proprie necessità, con un partito antiEuro, Alternative fuer Deutschland, che con il 4,7% ha rischiato di entrare in parlamento), alla  Francia (dove Marine Le Pen, in regioni a lei favorevoli, ha raggiunto il 40% appellandosi solo al rilancio della difesa delle “libertà tradizionali” e del “patriottismo economico” tipicamente francese, cui si contrappone il ritorno di Sarkozi (UMP) che propone la sua propria visione “nazional-europeista” di ampio respiro).

E’ d’obbligo, però, il parallelo tra la Le Pen e Beppe Grillo (M5S), con le comuni affermazioni sul “magma informe chiamato Europa o Eurozona“, o “L’Europa deve scoraggiare i viaggi della disperazione. Dobbiamo dire a questi poveretti che non abbiamo più niente da offrire!“. Se la Le Pen e Grillo hanno potuto contare su un voto di “contestazione”, la stessa cosa non sarà per i prossimi appuntamenti elettorali, a causa principalmente della mancata credibilità dei modelli proposti, a fronte delle tendenziali istanze del comune tessuto sociale, in particolare quello francese e italiano. Facendo un parallelo storico, infatti, le condizioni culturali e sociali, da considerare nel rispettivo quadro temporale, sono radicalmente le stesse di quelle che dettero origine all’illuminismo post-rinascimentale. Più propriamente il liberalismo inteso come una filiazione dell'Illuminismo, in cui i valori di tolleranza, libertà ed eguaglianza, prendono il sopravvento come garanzia contro l'arbitrio del potere sovrano (separazione dei Poteri dello Stato). Quindi una spinta irreversibile verso il primato  di un liberalismo inteso come somma ed espressione delle varietà e singolarità umane, basato sulla volontà della maggioranza, ma anche sul rispetto delle minoranze.

Certo molti aspetti sociali e, soprattutto, economici sono cambiati enormemente rispetto alla fine del 1700, cui ci riferiamo per il liberalismo. In particolare a quel rispetto per le minoranze, che dal punto di vista culturale oggi sono diventate maggioranza. Oggi, infatti, essendo scomparsi quasi del tutto i riferimenti dogmatici ideologici, all’interno dei singoli schieramenti emerge sempre più il rifiuto alla democrazia rappresentativa di partito, preferendo tentare di andare sempre più a sodisfare le spinte egocentriche delle aumentate esigenze di gruppi a se stanti minoritari, ma che nel loro insieme sono divenuti sicuramente maggioritari. Anche nella sinistra PD è possibile notare, infatti, un’emergente volontà a porre precisi limiti al potere e all'intervento dello stato, al fine di proteggere i diritti naturali, di salvaguardare i diritti di libertà e, di conseguenza, promuovere l'autonomia creativa dell'individuo. Causa che con ogni probabilità porterà alla scissione interna.

L’insieme di queste “fughe” dalla concezione storica del Partito, ha ingenerato un fenomeno che sotto molti aspetti porta verso una concezione di un nuovo ordine sociale fondato sull’autonomia e la libertà dei singoli (gruppi di) individui, che si vorrebbe istintivamente contrapporre all’autorità centralizzata dello Stato. Nella sostanza, una deriva verso l’agognata società tendenzialmente anarchica, con sempre meno Stato a vantaggio della creatività dei singoli gruppi di individui. Associazioni, Onlus, Movimenti, Gruppi organizzati e quant’altro possa rappresentare oggi gli interessi di gruppi di singoli, sta sicuramente prendendo il sopravvento sull’unità statutaria dei partiti, legittimando, tra l’altro, la natura anarcoide dei nuovi movimenti. Il Nuovocentrodestra che si professa “liberista, riformista e progressista”, risponde certamente anche questa caratteristica. Ma insieme con essa, possiamo annoverare le già esistenti Scelta Civica, Italia Futura, FARE per Fermare il Declino, i Liberali italiani, Noi per il Sud e tanti altri partitini e movimenti che sono nati negli ultimi due anni.

Dal punto di vista sociale, però, questi nuovi agglomerati politici hanno una base valoriale in comune che s’identifica in un qualcosa molto vicino all’appellativo “solidale”; in quanto indice di convergenza sulla soddisfazione delle esigenze primarie della collettività di oggi, nel rispetto delle singole individualità. Ecco, quindi, che emerge a fattor comune una politica di rinnovamento e di cambiamenti radicali all’insegna dell’innovazione e del rilancio della centralità dell’uomo e della sua creatività: un’enucleazione omogenea, dunque, del pensiero associativo moderato. La cui messa in pratica, scevra da qualsiasi ideologia, volge al reale soddisfacimento degli interessi mediati della nostra società: uno Stato laico strutturato secondo un principio di sussidiarietà vera, che tenga conto, dunque, della tradizione sociale e culturale in cui le esigenze primarie di quella comunità sono maturate.

Non credo di stupire con cose nuove con quanto sopra esplicitato, ma solo aver richiamato alla mente le ragioni per cui allora nacque Scelta Civica, che trovò in Mario Monti il coagulo su cui incentrare la concentrazione di forze minoritarie ma estremamente rappresentative. L’uomo che realizzò allora questo progetto si chiama On. Andrea Romano, Professore ordinario di Storia Contemporanea, allora Direttore di Italia Futura e oggi parlamentare di Scelta Civica. Oggi, molte cose si stanno muovendo. Michele Boldrin, economista di rilievo a livello internazionale e Presidente di FARE, con Stefania Schipani (P. Federalista Europeo), il PLI, Liberalitaliani, Progett’Azione e Uniti verso Nord, hanno dato origine a “In Cammino per Cambiare”, ma è al sud che bisogna guardare, dove il laboratorio “siciliano” sta forse generando l’indicazione politica sul nuovo personaggio che potrebbe finalmente realizzare la coniugazione univoca del nuovo complesso Federato per le prossime Europee. Quel complesso che possa finalmente ridare un minimo di “speranza” a quel più del 50% di italiani ormai talmente disamorato e lontano dalla politica che, per contro, vive solo del credo dell’associazionismo e “assimilati”.

Fabio GHIA per Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

“L’Iran dei Mullah”, il libro di Souad Sbai

(ASI) La Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2024 e’ stata un'importante piattaforma per il dibattito e la riflessione su temi fondamentali della contemporaneità.

Premio Giotto: un palcoscenico prestigioso per gli artisti

(ASI) Il Premio Giotto è un invito a celebrare l’arte in ogni sua forma, valorizzando il talento, la dedizione e l’impegno di chi sceglie di dedicare la propria vita ...

Stanasel: "Elezioni Presidenziali: rivoluzione politica grazie ai romeni all'estero che portano la Romania a Destra". 

(ASI) Prato (Italia) - Claudiu Stanasel, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Prato e punto di riferimento a livello nazionale per la comunità romena in Italia, commenta ...

Trieste e Pola unite nel “Giorno del Ricordo”

(ASI) La tragedia delle Foibe è stata per anni ignorata dalla gran parte degli italiani, per troppo tempo gli unici ad averne un ricordo sono stati gli esuli istriani, dalmati e ...

Convegno a Roma sul conflitto in Ucraina, “No all’escalation del conflitto in Ucraina. I popoli europei vogliono la pace”

(ASI) Riceviamo e Pubblichiamo . Il CeSEM – Centro Studi Eurasia Mediterraneo e SpecialEurasia hanno organizzato per il 6 dicembre 2024 dalle ore 15 a Roma presso il Centro Congressi Cavour il convegno “No all’...

Nasce la Rete Sicilia Pulita: la Sicilia grida No agli inceneritori

(ASI) In risposta all'annuncio del presidio contro gli inceneritori, che si terrà mercoledì 27 novembre alle ore 10,00 a Palermo, la Regione Siciliana ha risposto giovedì 21 novembre con l'approvazione del Piano di ...

Sanità, l'Ospedale Villa Malta di Sarno e la R.S.A del Gruppo Vecchia Filanda S. Rita rappresentano due eccellenze del Sud

(ASI) Oggi  voglio parlare di due eccellenze campane: una è il Dipartimento di Cardiologia dell'Ospedale Villa Malta di Sarno, coordinato dal professore primario Gerardo Riccio che vanta un equipe di ...

54° Anniversario morte Yukio Mishima, in ricordo dell'eroe giapponese

(ASI) 27/11/1970 - 25/11/2024 - Petrarca affermava che “Un bel morir, tutta la vita onora”. Infatti l'uomo che sa morire non è mai schiavo. Questa sottile massima assume un immenso valore quando la ...

Solidarietà: Safari Club International Italian Chapter dona 500 porzioni carne in memoria di don Pietro Sigurani

(ASI) Angelo Reali, che ha ereditato la missione di Don Pietro Sigurani, e Geronimo Cardia, rappresentante regionale, hanno accolto nella sede dell’associazione “Non ho né argento né oro” la ...

Con la presidenza Orsi l’Uruguay svolta a sinistra

(ASI) Il candidato progressista del Frente amplio, Yamandú Orsi, è il nuovo presidente dell’Uruguay. Al ballottaggio ha infatti sconfitto il candidato Álvaro Delgado, sostenuto dal presidente uscente Luis Lacalle Pou – ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113