(ASI)L’eventuale imposizione di etichette allarmistiche sul vino mette a rischio un settore cardine del Made in Italy a tavola che vale quasi 14 miliardi, con 1,3 milioni di occupati tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto. E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base di dati Ismea, nel commentare le notizie circa il nuovo piano Ue per imporre etichette allarmistiche e più tasse sui consumi.