Europa league: Juve in bianco e a casa senza la “sua” finale.

(ASI) La grande notte. Dopo undici anni la Juve è a caccia di una finale europea. A Torino una bolgia per continuare il sogno europeo e rimanere allo Juventus Staidum per la finalissima. La partita è difficilissima e bisogna recuperare il 2 a 1 a Lisbona.

Conte schiera Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini, Lichsteiner, Vidal al rientro, Pirlo, Pogba, Asamoah, Tevez e Llorente. Gli ospiti  con Oblak; Maxi Pereira, Luisao, Garay, Siqueira; Amorim, Perez; Markovic, Rodrigo, Gaitan; Lima. In tribuna c’è Maradona in persona.

Subito aggressivo il Benfica, ma la difesa bianconera respinge. Bonucci si oppone al tentativo di Rodrigo. Dall’altra parte Maxi Pereira anticipa Pogba in area di rigore. Al 8’ Llorente stoppa e passa a Pirlo che tira di poco alto grazie a una deviazione. Dall’angolo Pirlo serve bene Vidal, ma si coordina male. Il Benfica gestisce bene e alza la pressione sui portatori di palla. Ruben anticipa Tevez che si affacciava in area. Al 20’ una bella manovra juventina crea qualche timore per i portoghesi. Tevez si gira in area e trova una coordinazione fantastica ma non centra il bersaglio. La Juve fa fatica a sfondare e la inamovibilità di Llorente non aiuta e nemmeno la fuori forma di Vidal. I due menzionati confezionano una bella azione che non sfruttano su genialata di Pirlo. Al 37’ grazie al numero 21 bianconero danza di nuovo il pallone con Oblac battuto, ma Tevez non arriva a uncinarlo. I portoghesi fanno un’ottima guardia e riescono a prevedere tutto tranne le intuizioni di Pirlo. Da calcio d’angolo di Pirlo la palla attraversa l’area senza esserci il tap in vincente. Tevez illumina poi Lichsteiner, ma Oblac capisce tutto. Occasionassima alla fine Pogba serva Asamoah schiaccia Vidal e Luisao salva provvidenzialmente sulla linea Juve discreta, attenta, incisiva soprattutto nel finale, ma manca quel qualcosa che può fare la differenza, il Benfica gestisce molto bene e Conte deve capire che dovrà osare soprattutto davanti.  Al momento la Juve è fuori, ma ci crede.

Juve subito pimpante.  Benfica con Rodrigo al 50’ sfiora il vantaggio visto l’errore di Chiellini non al top oggi. Piove intensamente su Torino. Luisao sventa una bella percussione bianconera. La partita si accende e gli equilibri sono in bilico. Il temporale diventa diluvio. Buffon è provvidenziale su Rodrigo, che poi viene ammonito per un colpo sleale, che non si è femato, colpendo il portierone che si fa male. Ancora Benfica dove Bonucci anticipa benissimo Lima. Luisao e Garay costituiscono un autentico muro. Altro ammonito Perez su un fallo su Tevez. Sale in cattedra il professor Pirlo, ma Oblac si supera. Pure Asamoah prende il giallo per un fallo su Perez. Llornete solo, ma Markovic fa un intervento splendido. Al 65’ Perez fa un intervento sconsiderato e viene espulso. La Juve sente che potrebbe farcela, ma deve agire e trovare il guizzo. Jorge Jesus corre ai ripari esce Rodrigo ed entra Almeyda. La Juve si è rivoltata nella metà avversaria. Grande pericolo, ma la difesa è fortunata. Conte sfodera il 4-3-3 esce Bonucci e spazio a Giovinco. I portoghesi inseriscono il pericoloso Salvio per Gaitan. E poi Conte prova il tutto per tutto Marchisio e Osvaldo per gli opachi Vidal e Llorente.  Marchisio serve subito Lichsteiner e divora il goal del vantaggio. Cala la pioggia, passano i minuti e si affievoliscono le speranze bianconere. Annullato un goal in fuorigioco alla Juve per Pogba. Ammonito Oblac per perdita di tempo. La difesa del Benfica è insormontabile e i tentativi della Juve sono vani. Esce infine l’ottimo Markovic ed entra Sulejmani. Chiellini fa alcuni interventi molto duri contestati. Si accende una mischia, il nervosismo esplode, ma ciò sfavorisce la Juve. Al 44’ espulsi Vucinic e Markovic dalla panchina. Si continua a perdere tempo e alla Juve saltano i nervi.  Garay si fa male ed esce: Benfica in 9 negli ultimi minuti. Sei minuti di recupero. Tevez prova la conclusione, ma è centrale. Giovinco crossa, ma manca Osvaldo l’appuntamento. Ultima possibilità, ammonito Salvio per un fallo di mano. Punizione di Pirlo, ma respinge. Oblac si supera sull’angolo.

Juve fuori. Non ce la fa a sfondare il muro portoghese. Dispiace molto, sfugge questa finale, non ce l’ha fatta in superiorità numerica. Il sogno si è interrotto. C’è lo scudetto, ma quanto rammarico.

Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia

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