(ASI) Dopo l’audizione alla Commissione Esteri della Camera e l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale, è avvenuto un altro importante incontro istituzionale per i vertici della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati.
Presso l’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria alla presenza dell’Ambasciatore italiano in Croazia Pierfancesco Sacco, FederEsuli non solo ha svolto un approfondito colloquio con il rappresentante diplomatico, ma ha anche sottoscritto un Accordo di programma per la creazione di una rete culturale con l’Unione Italiana, organismo di rappresentanza della comunità italiana autoctona nella ex Jugoslavia. L’intento è quello di «promuovere le proprie attività culturali e istituzionali nel reciproco interesse, per una sempre più ampia conoscenza e per la tutela e la valorizzazione delle identità culturali e storiche delle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia».
«Ancora una volta abbiamo riscontrato da parte delle istituzioni dello Stato italiano – commenta il Presidente di FederEsuli Giuseppe de Vergottini – attenzione e sensibilità nei confronti delle nostre istanze. L’accordo che abbiamo ufficialmente stipulato al termine di una proficua riunione diretta dall’Ambasciatore Sacco perfeziona un percorso comune che abbiamo intrapreso con l’Unione Italiana negli ultimi mesi e che intendiamo implementare. Anche per dimostrare che l’italianità adriatica, parimenti rappresentata da esuli ed autoctoni, è unita, propositiva e autorevole»
Tante sono state le iniziative promosse da singole associazioni che prima di questo importante accordo organico hanno tenuto saldi i rapporti tra le due sponde dell’Adriatico, come i raduni di polesani, fiumani e rovignesi nelle località di origine ovvero i rapporti culturali ed accademici impostati dalla Società di Studi Fiumani oppure il sostegno fornito dai dalmati all’asilo in lingua italiana “Pinocchio” di Zara. Maria Rita Cosliani, presente all’incontro come Vicepresidente dell’Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio, ha anche ricordato in qualità di Presidente della Mailing List Histria, che tale associazione promuove ogni anno concorsi in lingua italiana per gli studenti delle scuole istriane, fiumane e dalmate e le adesioni sono sempre cospicue. Sono intervenuti anche il Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Renzo Codarin, il Presidente dell’Associazione delle Comunità Istriane David Di Paoli Paulovich ed il Presidente del Comitato 10 Febbraio Emanuele Merlino. Quest’ultimo ha ricordato che già nel 2013 nell’ambito di un progetto europeo un’associazione slovena depose una corona di fiori alla Foiba di Basovizza, anticipando quello spirito di collaborazione nella cornice europea che Italia, Slovenia e Croazia intendono sviluppare. I presenti hanno auspicato che, a partire dalla Foiba di Villa Surani, ove fu uccisa Norma Cossetto, possa iniziare un percorso condiviso con le autorità locali di identificazione e adeguata messa in evidenza delle foibe e dei luoghi di sepoltura delle vittime delle repressioni compiute dai partigiani comunisti jugoslavi nella fase finale della Seconda Guerra Mondiale.
La collaborazione FederEsuli-Ui potrà essere un efficace apripista per una sempre più stretta sinergia tra Roma, Lubiana e Zabagria, anche con l’auspicio di portare a soluzione le questioni ancora aperte riguardo i diritti di esuli ed autoctoni.
Così in una nota FederEsuli.