(ASI) Roma - “La scadenza per la spesa dei fondi strutturali europei è il 2023 e non il 2020, come recentemente affermato in un articolo del Corriere della Sera a firma Gabanelli Offeddu. Sempre nell'articolo viene citato tra virgolette un documento della Commissione europea che riporta come riferimento alla scadenza di spesa la regola dell'N+2 mentre quella vigente è quella dell'N+3. Dunque si arriva al 2020 e poi si hanno altri 3 anni per spendere quelle risorse”.
Così il ministro per il Sud Barbara Lezzi in un video pubblicato su Facebook.
“In quell'articolo si parlava poi di un rischio di disimpegno – dei fondi Ue – piuttosto significativo. Veniva presi i dati da una relazione della Corte dei Conti che fotografava la spesa certificata al 30 giugno 2018 quando la stima dell'Agenzia per la Coesione territoriale era di un miliardo di euro di rischio perdita. Quindi veniva riportato l'allarme su questo rischio, ma non veniva considerato che dal 30 giugno in poi si è andati molto avanti. Infatti, alla scadenza del 31 dicembre 2018 abbiamo rendicontato oltre 9 miliardi di euro e abbiamo superato l'obiettivo di spesa, che era imposto dalla regola dell'N+3 che era pari a poco più di 8 miliardi. Per cui abbiamo centrato al 118% l'obiettivo che ci era stato fissato dall'Unione europea. Tra l'altro dal 2 gennaio 2019 sono tutti pubblici e trasparenti e consultabili sul sito dell'agenzia per la coesione”.