Una visita dettata dalla situazione politica internazionale in essere e per la minaccia su un ipotetica aggressione delle potenze occidentali contro la Siria di Assad, motivato, lo pseudo casus belli, con il fantomatico utilizzo da parte dei militari governativi di armi chimiche contro la popolazione civile; nonostante il sostegno e il finanziamento al terrorismo ribelle fosse già evidente da tempo.
La citata delegazione ha voluto recarsi in Siria per portare il sostegno di migliaia di uomini liberi, cittadini e attivisti europei che da due anni, e ancor più in questo momento, sostengono la Nazione e il Popolo siriano e il suo legittimo Presidente Bashar Al-Assad. La delegazione oltre ad illustrare importanti progetti solidali e di sostegno politico al governo siriano, avrà occasione di riportare in tempo reale notizie su cosa sta accadendo realmente in Siria in antitesi alle mistificazioni e al terrorismo mediatico che la maggior parte dei media occidentali e arabi perpetrano da due anni contro la Siria.
Nel mentre, si sta svolgendo a Piazza Barberini un presidio per dire NO ALLA GUERRA IN SIRIA.