(ASI) Città di Castello,– “Subito meccanismi di controllo stringenti”: Sassolini e Caselli si pronunciano così sull’arrivo dei profughi nella zona di Trestina. Seri dubbi sulla localizzazione e sulla possibilità di convivenza in un contesto come quello della zona sud tifernate. “Non è né razzismo né demagogia, ma solo necessità di evitare traumi a un contesto sociale che, in poche ore, dovrà convivere con le conseguenze innescate dai nemici degli interessi italiani nel Nord Africa”.