×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
La guerra dell’Europa. Con le sofisticate armi della grande finanza internazionale

(ASI) «Secondo un recentissimo rapporto dell’Unicef, sarebbero 439 mila i bambini greci che vivono sotto la soglia di povertà, denutriti e costretti a vivere in ambienti malsani. Secondo le stime ufficiali, un greco su cinque è povero, ma stando agli ultimi rilevamenti, si sta viaggiando velocemente verso una soglia di povertà che ingoia un terzo dei cittadini greci. Infatti su 11,2 milioni di abitanti, ben due milioni e 800 mila, non hanno abbastanza per vivere». A segnalarlo è Monia Benini, nel suo recente libro «La guerra dell’Europa» (Nexus Edizioni, € 8.50).

 

C’è una nuova guerra in Europa, scrive la Benini, una guerra che si combatte senza fucili e senza bombe, ma con le sofisticate armi di distruzione di massa della grande finanza internazionale. Una guerra fatta da persone con il «colletto bianco» che sparano i loro colpi cliccando sulle tastiere e trasferendo, in un attimo, cifre virtuali da capogiro. Ed è così che «siamo arrivati ad avere strutture di potere non elette democraticamente dai cittadini, che hanno sottratto sovranità nazionale, monetaria, economica, politica e sociale alle nazioni».

 

I provvedimenti del Governo greco. Alla fine del 2009 il presidente greco George Papandreou dichiara il rischio di bancarotta del Paese e iniziano così una serie di provvedimenti. Nel maggio del 2010 la troika (Fondo monetario internazionale, Banca centrale europea e Unione europea) avvia il piano di aiuto alla Grecia. La Grecia è così costretta a varare diverse misure di austerità. Interessante è analizzare nel dettaglio come i provvedimenti  assunti dal governo greco siano molto simili con le scelte poi praticate anche in Italia. Tra gli accordi del maggio del 2010 Atene prevede «l’incremento dell’Iva al 23%», la «riduzione dei salari dei dipendenti pubblici del 20%», la «revisione integrale del sistema delle pensioni di invalidità», la «revisione del sistema pensionistico», «l’abolizione della tredicesima e della quattordicesima per le pensioni superiori ai 2.500 euro». Questi provvedimenti, però, non bastano e nel 2011 le aziende di rating tornano «all’assalto», definendo la situazione greca «vulnerabile» e «insolvente». E così, il Governo greco, decide di aumentare i tagli per 6,5 miliardi di euro e iniziare un’ondata di privatizzazioni per avere nuovi prestiti dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale. Tutto questo, ancora, non basta e, a fine luglio del 2011, l’agenzia di rating Moody’s  definisce per certo il fallimento della nazione. Così ci troviamo di fronte, ancora, a nuove tagli alle pensioni e tasse straordinarie per gli immobili. «Il cancro finanziario greco dilaga ancora maggiormente ad inizio 2012, quando l’agenzia di rating Fitch considera insolvente la Grecia e ritiene l’accordo per imporre perdite ai creditori privati un default tecnico che anticipa il fallimento del Paese».

 

Chi ci guadagna con il fallimento? I titoli di Stato valgono solo il 25% di quanto dovrebbero essere pagati. Non solo, le banche esigono una percentuale che si aggira intorno al 5% per spese di commissione e segreteria. Spesso, chi è andato in pensione, ha ricevuto il trattamento di fine rapporto proprio con i Buoni ordinari del tesoro, trovandosi così con circa il 20% del valore reale. Per fare un esempio pratico, scrive Monia Benini, «un lavoratore che aveva diritto ad un Tfr di 40.000 euro, si ritrova con 8.000 euro». Però chi detiene dei Credit Default Swaps, non solo recupera il taglio del valore dei titoli, ma ne trae ulteriori profitti senza risentire minimamente del fallimento condizionato. Ad essere escluso dal fallimento condizionato, tra gli altri, troviamo la Goldman Sachs che possiede i titoli.

 

L’opinione di Christos Ioannou, professore alla facoltà di economia dell’Università di Atene. Nel libro, l’autrice intervista l’economista Christos Ioannou, che dichiara: «E’ stato uno sbaglio essere entrati nell’euro. Ma adesso uscirne sarebbe come essere saliti in aereo, essersi accorti di aver sbagliato volo e buttarsi giù. Ora l’economia greca si deve scrollare di dosso il massimo possibile del debito e deve evitare il default definitivo perché questo avrebbe effetti devastanti per ogni apparato produttivo residuo. Il decennio che ha preso l’avvio sarà molto difficile per la Grecia, che deve uscire dall’occhio del ciclone creato e voluto dagli speculatori finanziari internazionali. Siamo in una situazione molto difficile: la gente vive nella povertà, ha una difficoltà economica enorme e la tensione è sul punto di scoppiare».

 

Il popolo greco non è rimasto a guardare. Nelle piazze di Atene e di altre città della Grecia è montata la protesta. Il popolo greco, unito dalla tensione contro i loro carnefici e non asservito ai diktat provenienti dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale, è sceso in strada, duro ed unito. Ha trovato davanti a se due nemici: «le forze di polizia schierate dai governi che hanno cercato di reprimerli con la violenza e brutalità, criminalizzandoli» e gli organi d’informazione di massa, sempre ben attenti a usare le parole per plagiare emotivamente gli interlocutori.

 

Quale futuro? «In un clima così aspro e duro – scrive la Benini – è difficile prevedere cosa realmente potrà accadere in Grecia. L’incertezza è l’unica cosa certa». Ma lancia un monito: chi pensa che l’Italia sia lontana da questa crisi, si sbaglia di grosso; le misure varate dal Governo di Monti, sono molto simili a quelle imposte due anni fa ad Atene. «Stesse imposizioni del sistema bancario e finanziario europeo e internazionale, con i politici che si danno un gran da fare come “camerieri dei banchieri”».

 

Fabio Polese – Agenzia Stampa Italia


 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

De Marino e Fernicola all’Happy Village di Marina di Camerota

(ASI) Riceviamo e Pubblichiamo - Martedi 13 e Mercoledi 14 Maggio 2025 Espedito De Marino sarà all’Happy Village di Marina di Camerota per due        &...

Referendum, Tiso (Accademia IC): “Andare a votare è un dovere civico e sociale”

(ASI) “Il voto referendario è un diritto costituzionale che appartiene a ogni cittadino. Tacere su questo momento cruciale per la vita democratica del Paese è un atto grave e irresponsabile”.

Papa Leone XIV. La vita è l’arte dell’incontro di Salvo Nugnes

(ASI) Papa Francesco lo ha conosciuto quando Robert Francis Prevost, oggi Papa Leone XIV, era allora un missionario agostiniano nel nord del Perù, tra le periferie della fede e della ...

Difesa. Rauti a Biella per adunata Alpini: una festa di popolo ed un abbraccio tra generazioni

(ASI)Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, ha partecipato, oggi, con il Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, alla sfilata degli Alpini della  96^ Adunata Nazionale , ...

Alpini, Zoffili (Lega): “Modello per i nostri giovani, grazie”

(ASI) Roma. - “Grazie Alpini, donne e uomini insostituibili per la sicurezza del nostro Paese. Modello per i nostri giovani anche per l’impegno sociale e le preziose opere di ...

Elezioni Amministrative. Stanasel: "La comunità romena con la Lega per Piciocchi Sindaco di Genova"

(ASI) Genova – “Negli ultimi anni Genova ha costruito un modello virtuoso di collaborazione con le comunità straniere residenti in città e la comunità romena ha avuto un ruolo da ...

Cuzzupi: come una madre, la Calabria si rimbocchi le maniche  e lavori per il futuro

(ASI) Reggio Calabria - “La presentazione della Relazione di Attività 2024 dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro della regione Calabria che si terrà martedì 13 maggio alle ore 15.00 presso ...

Marco Rizzo (Democrazia Sovrana Popolare): “Viva gli Alpini, forza di Pace”.

(ASI) "Sono a Biella alla 96ª adunata nazionale del corpo degli Alpini, una storica forza di conservazione della Pace. Il ripudio della guerra come strumento per risolvere le controversie politiche, contenuto ...

Al GP di Francia Joahnn Zarco imperatore dopo il caos. Poi Márquez e il rookie Aldeguer

(ASI) Le Mans – Questa è casa mi e qui comando io. Sembra conoscerla bene Johann Zarco la canzone italiana degli anni Settanta. Oggi, al Gran Premio di Francia 2025, tra condizioni meteo ...

Forza Nuova apre la sede a Perugia

(ASI) Il 9 maggio è stata inaugurata la sede di Forza Nuova a Perugia, in un quartiere popolare e centrale del capoluogo umbro; evidente la volontà di FN di essere punto di ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113