(ASI)Lettere in Redazione. Una fiaba per adolescenti? Un’invenzione surreale letterariamente lisergica? Una metafora della separatezza sociale che sta tornando prepotente? Un ottimo esempio dell’arte antica del raccontar istruendo? Un classico fatto di tòpoi ben noti e collaudati: i gemelli separati, il bimbo raccolto da una cesta, le mamme devote e quelle meno amorevoli, il cattivo di turno?