×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113



L’AQUILA NUOVA”, NELLA CORAGGIOSA VISIONE DI ORLANDO ANTONINI

Il Nunzio, insigne studioso di architettura urbana, disegna la rinascita dell’Aquila 

di Goffredo Palmerini


 (ASI) L’Aquila – C’era da aspettarselo che prima o poi sarebbe arrivato. Era nell’aria da mesi, allorquando mons. Orlando Antonini, Nunzio apostolico a Belgrado e, per passione, uno dei più insigni studiosi di architettura religiosa e urbana, in più d’una occasione, nel dibattito apertosi sulla città futura - nuova o “dov’era e come era” - aveva accennato a qualche proposta per una rinascita dell’Aquila “meglio di come era”, anticipando quello che sarebbe stato il suo argomentato pensiero. Che, infatti, è arrivato sotto le forme di un tomo di pregevole fattura, ricco di analisi, richiami storici, proposte di grande interesse scientifico e architettonico, forti e coraggiose come si conviene agli studiosi di rango. Daranno di certo una scossa importante al dibattito cittadino, proprio quando finalmente si sta per avviare la ricostruzione della città. E’ uscito in questi giorni, pubblicato da One Group Edizioni, il volume “L’AQUILA NUOVA negli itinerari del Nunzio”, di Orlando Antonini, il primo libro che “vede” la città rinata.

Il volume sarà presentato a L’Aquila il 16 Luglio 2012 (Lunedì), alle ore 18, presso l’Auditorium Carispaq “E. Sericchi” in Viale Pescara 4, presente l’Autore, con la partecipazione di illustri urbanisti, architetti e storici, in un incontro di notevole livello scientifico e culturale che segnerà di certo la traccia per quella riflessione avvertita sulla ricostruzione della città, sul suo futuro sulle sue prevalenti vocazioni. Intervengono alla presentazione Leonardo Benevolo (Urbanista e studioso di Storia dell’architettura italiana), Paolo Marconi (Storico dell’architettura e Architetto restauratore), Pier Luigi Cervellati (Urbanista ed esperto in Storia urbana), Sandro Ranellucci (Architetto e docente di restauro urbano), Elpidio Valeri (Storico), Maurizio D’Antonio (Architetto, deputato di Storia Patria), Francesca Pompa (presidente di One Group Edizioni). Coordinerà l’incontro il giornalista e scrittore Angelo De Nicola. Un evento che s’annuncia già per il rilevante interesse scientifico e per l’importante significato civico per la comunità aquilana.

Nel libro, con la finzione letteraria del viaggiatore che nel 2029, a vent’anni dal devastante terremoto, visita L’Aquila nuova che stupisce in bellezza, l’Autore propone un modello di ricostruzione della città “meglio di come era”. Egli sfida ogni regola codificata con il recupero della regola suprema della bellezza, come stella polare e punto qualificante della ricostruzione. Un’opera di grande valore, questo libro di mons. Antonini, un atto d’amore verso la città capoluogo d’Abruzzo, tra le più belle d’Italia, un contributo concreto per il futuro dell’Aquila e del suo territorio attraverso la valorizzazione del suo straordinario patrimonio architettonico, artistico, storico e ambientale, cespiti su cui fondare una prospettiva di turismo culturale di ampio respiro.

Il volume, dalle veste grafica fine ed assai curata, con una bella copertina in bianco e rosso - i colori civici dell’Aquila fino al terremoto del 2 febbraio 1703 - reca in Prefazione i preziosi contributi di Leonardo Benevolo, Paolo Marconi, Pierluigi Cervellati e Sandro Ranellucci dai quali non mi pare corretto estrapolare qualche breve citazione. Ritengo invece doveroso segnalare questa ulteriore impresa di One Group Edizioni nel cimentarsi in opere di ragguardevole livello, strettamente connaturate alla Città. Un impegno imprenditoriale molto apprezzabile anche per il valore civile che lo anima, sin dai primi giorni dopo il 6 aprile 2009. In una bella Presentazione, in apertura del volume, così scrive Francesca Pompa, presidente di One Group Edizioni: “Ci siamo accorti di ciò che avevamo perso quando tutto era compiuto. Così anche gli altri, tutto il mondo ha pianto con noi. Una forza devastante chiamata magnitudo alle tre e trentadue di quella terribile notte del 6 aprile 2009 in trenta secondi ha fatto dell’Aquila un cumulo di macerie, strappate vite umane e sfigurato la città che tanto stentava ad essere riconosciuta, come poi è avvenuto per l’effetto terremoto, tra le più importanti città d’arte d’Italia, addirittura la sesta per l’inestimabile ricchezza del suo patrimonio. Il centro storico, il cuore pulsante di storia e capace di rinascere ogni volta, è agonizzante, imbrigliato in apparati deturpanti che ne impediscono il definitivo sfacimento e la burocrazia che fa il resto”.

Un silenzio assordante - annota Francesca Pompa - che perdura da ormai tre anni lungo le sue vie e piazze, divenuto insopportabile anche a quei pochi eroi che hanno sfidato l’impossibile pur di rianimare la città riportandoci le loro piccole attività. Le voci sono altrove, disperse nei non luoghi da cui si tenta di guardare al futuro. è alto il dibattito sulla città che verrà e che si vuole, sui problemi della ricostruzione e su quanto tempo bisogna aspettare prima di riavere una città dove far crescere i propri figli, dove tornare ad abitare da cittadini privilegiati per essere stata capace, quale araba fenice, di rinascere dalle proprie ceneri per la quinta volta nella sua storia. Un dato di straordinario valore che ha forgiato nel tempo il carattere di questo popolo e che ha offerto il ‘La’ per avventurarsi nell’Aquila del 2029, avendo come guida uno tra i suoi cittadini eletti: mons. Orlando Antonini, Nunzio Apostolico e grande conoscitore di architetture. L’autore ci porta, attraverso un viaggio immaginario, nell’Aquila nuova, nella città antica fondata sul concetto di città territorio, quando l’originaria composizione in quattro Quarti non determinava una divisione ma contribuiva piuttosto all’unitarietà”.

Al di là di ogni personale convincimento o di ogni pregevole iniziativa, ciò che al momento ci appare essenziale per la rinascita dell’Aquila è di avere un progetto sistemico che definisca la vocazione futura di questa città. Condizione essenziale per indirizzare adeguatamente gli interventi, per stimolare il tessuto produttivo, offrendo una visione di sviluppo futuribile ai cittadini di cui avvertono estremo bisogno per credere. Mons. Antonini l’individua nelle potenzialità che il territorio esprime in termini turistici. E’ un’industria, il turismo, non delocalizzabile e strettamente legata al territorio. (…) In questo volume, che di immaginario ha solo la proiezione nel 2029, mons. Antonini disegna la ricostruzione possibile, consapevole delle perplessità che alcune sue proposte solleveranno, pur se su base scientifica. Noi lo abbiamo esortato a farlo, ad osare perché è questo il momento di osare. Nulla di ‘fantascientifico’, ma piuttosto di opportunità da cogliere per attuare interventi migliorativi, e se del caso correttivi, in modo da restituire al paesaggio la bellezza della forma originaria, alterata nel tempo da manomissioni non sempre appropriate a danno dell’Aquila, città monumento, uno dei complessi urbanistici, architettonici e storico-artistici più interessanti del Centro-Italia”.

Sulle ali di un sogno da tempo coltivato, il Nunzio avanza ipotesi dalla forza innovatrice che coniugano la modernità con la storia guardando alla sicurezza degli edifici, al risparmio energetico, alla salvaguardia dell’ambiente, all’accoglienza, alla cultura come volano della ripresa, all’imprenditorialità come risposta alle difficoltà del momento. Un disegno globale di territorio sostenibile dove il patrimonio naturale e ambientale viene preservato per le generazioni future. Dove le risorse locali, soprattutto umane, sono la vera ricchezza. Incita a riprogettare il nostro modo di essere e di abitare gli spazi del vivere quotidiano. Il suo messaggio è inequivocabile - conclude Francesca Pompa - così come le sue proposte costituiscono una fonte autorevole di riferimento e d’ispirazione per chiunque abbia a cuore la rinascita dell’Aquila, partendo da ciò che è stata nei secoli per risalire la china dell’antico splendore e ardore con cui si è sottratta ad ogni tentativo di distruzione. L’Aquila rinasce già da queste pagine, anzi siamo già nel 2029, vedete come è cambiata? Bella, bella come non mai”. Non resta che prendere nota di questo appuntamento da non perdere, la presentazione di questo libro importante. Non solo una pubblicazione preziosa, ma un vero Vademecum per il futuro dell’Aquila.

Mons. Orlando Antonini, arcivescovo e Nunzio apostolico, è nato a Villa Sant’Angelo, comune a 18 km. dall’Aquila. 67 anni, di cui 33 nel servizio diplomatico della Santa Sede con missioni in Madagascar, Siria, Cile, Olanda, Francia, Zambia, Paraguay ed oggi a Belgrado, mons. Antonini è anche un cultore di musica, scrittore e uno tra gli insigni studiosi di architettura religiosa aquilana. Di notevole interesse scientifico le sue pubblicazioni, come Architettura religiosa aquilana in 2 Voll. (1988 e 1993, riediti nel 2010), Manoscritti d’interesse celestiniano in Biblioteche di Francia (1997), Approfondimenti critici e rivisitazioni cronologiche nell’architettura in Abruzzo: i casi di San Massimo di Forcona e di Santa Giusta a Bazzano (1997), Chiese dell’Aquila. Architettura religiosa e struttura urbana (2004), Villa S. Angelo e Dintorni (2006), San Nicola d’Anza, importante monumento aquilano da riscoprire e recuperare (2007-2008), Chiese extra moenia del Comune dell’Aquila prima e dopo il sisma (2010), L’architettura religiosa a Capestrano (di prossima pubblicazione), oltre a numerosi contributi, saggi ed articoli in giornali, riviste e libri.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Ultimi articoli

La funzione fondamentale delle film commission raccontata attraverso il libro di Daniele Corvi e Fabio Melelli al Laceno d’Oro.

 (ASI) Al cinema Eliseo di Avellino è stato presentato il libro “Le Fondazioni Film Commission. Tra ruolo istituzionale e cineturismo” di Daniele Corvi e Fabio Melelli in un evento collaterale ...

Lavoro: Coldiretti, bene proroga occasionale, ora stabilizzarlo in finanziaria. Misura sociale utilizzata da studenti e pensionati che completa il mercato del lavoro nei campi

(ASI) La proroga del lavoro occasionale in agricoltura contenuta nel ddl Semplificazioni è importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza ...

UGL entra per la prima volta nella RSU della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A.

(ASI) Per la prima volta l'UGL conquista la rappresentanza sindacale all'interno della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A., nella Zona Industriale di Catania. Alle elezioni per il rinnovo delle ...

Ue: Giglio Vigna (Lega), non imporre ideologia. Italia per neutralità tecnologica 

(ASI) Roma, 5 dic. - "L'Italia è per la neutralità tecnologica. L'Italia è contro l'ideologia dell'elettrico al 100%. Per questo diciamo sì a tutte le tecnologie: elettrico, biogas, biocarburanti, idrogeno, e-diesel, diesel di ultima ...

Rosellina Madeo (Pd): «Superare le divisioni interne per tornare alla maggioranza»

(ASI) Cosenza – «Il grande progetto del Partito Democratico ha bisogno di tutti noi, nessuno escluso. Occorre superare le divisioni interne e mettere da parte i personalismi – così la consigliera regionale ...

Casanova 300" presentato a Roma presso Villa Altieri

(ASI) Roma - Nel pomeriggio del 3 dicembre 2025 si è tenuta, nell'ambito del progetto "Casanova 300" a trecento anni dalla nascita di Giacomo Casanova, presso Villa Altieri "Palazzo della Cultura e della Memoria ...

Prisco: "Santa Barbara ci ricorda il valore di chi ogni giorno protegge il Paese con coraggio e dedizione"

(ASI) «Quella di oggi non è solo una ricorrenza, ma un momento di profonda gratitudine verso le donne e gli uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che con professionalità, ...

Marino, partecipazione a convegno su referendum. Ambrogiani soddisfatto

(ASI) “È stato un importante momento di partecipazione e confronto il convegno organizzato nei giorni scorsi dal comitato civico “Si può fare”, dal titolo “Prepariamoci al referendum – Il piacere e il ...

Marco Squarta(FDI-ECR) sull’immigrazione l’Europa finalmente cambia rotta.

(ASi) "Abbiamo portato a casa una vittoria vera in Europa sull’immigrazione. Una vittoria che cambia davvero le cose. In Parlamento Europeo, grazie al lavoro di Fratelli d’Italia ...

Solidarietà: anche quest’anno Safari Club International Italian Chapter dona 500 porzioni carne di selvaggina in memoria di don Pietro Sigurani

(ASI) Angelo Reali, che ha ereditato la missione di Don Pietro Sigurani, e Geronimo Cardia, rappresentante regionale, hanno accolto nella sede dell’associazione “Non ho né argento né oro” la ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113