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Calcio Serie A, IX giornata, il punto sul campionato
(ASI) La Juventus prosegue la sua striscia vincente imponendosi di misura sul campo del Catania, al termine di un match segnato dalle polemiche su decisioni arbitrali che hanno penalizzato oltremodo gli etnei. La formazione di Maran infatti aveva trovato la rete del vantaggio grazie ad un tap-in di Bergessio a seguito di un palo di Lodi, con Gervasoni che dapprima aveva convalidato la rete, poi richiamato all’ attenzione dal guardalinee Maggiani (che in prima battuta non aveva alzato la bandierina), l’ ha annullata per un fuorigioco inesistente. Nella ripresa i bianconeri hanno trovato il vantaggio con Arturo Vidal, lesto a ribadire in rete una conclusione di Bendtner respinta da Andujar, l’azione però era viziata da un fuorigioco dell’ attaccante danese della Juventus. 1-0 dunque il risultato finale, da segnalare anche l’ espulsione del presidente del Catania Pulvirenti sul finire della prima frazione, lo stesso Pulvirenti a fine partita ha sottolineato la prestazione insufficiente degli arbitri, ribadendo come secondo lui l’ annullamento del gol di Bergessio sia stato condizionato dalle veementi proteste della panchina bianconera. Juve che dunque consolida il primato solitario, confermando i 3 punti di vantaggio sul Napoli, anch’ esso vittorioso nel posticipo serale che l’ ha opposto al Chievo di Eugenio Corini, che era reduce da 4 punti negli ultimi 2 match. I partenopei, privi di Edinson Cavani, si sono imposti per 1-0 al San Paolo grazie alla rete di Marek Hamsik, che ha trafitto Sorrentino con un sinistro rasoterra incrociato, dopo che Maggio e Pandev si erano divorati 2 nitide occasioni da rete. Per tutti i 90 minuti la formazione di Mazzarri ha dominato i clivensi, grazie ad un centrocampo particolarmente ispirato (ottime le prestazioni di Behrami ed Inler) e ad un tridente nel quale agivano Insigne e Pandev esterni e Hamsilk vertice alto per sopperire all’ assenza del Matador. Continua a sorprendere l’ Inter di Andrea Stramaccioni, alla quinta vittoria consecutiva in campionato (settima in generale), col pieno di punti in trasferta e terza a -4 dalla Juve capolista in attesa dello scontro diretto di sabato. Ieri i nerazzurri erano di scena a Bologna e si sono imposti sui felsinei con un rassicurante 3-1, in virtù delle reti di Ranocchia di testa sugli sviluppi di una punizione, Milito e Cambiasso autore di un delizioso scavetto a tu per tu con Agliardi. Particolarmente positiva le prova di Palacio, ispiratissimo in fase di rifinitura e autore degli assist ai connazionali Milito e Cambiasso, nonché quelle di Samuel e Juan Jesus, che con Ranocchia costituiscono quella difesa tre che da quando attuata, ha ridotto sensibilmente le reti subite dai nerazzurri. Debacle della Lazio sul campo della Fiorentina di Vincenzo Montella, che si conferma tra le realtà più interessanti di quest’ inizio di stagione, forse la migliore in assoluto sul piano della qualità del gioco. I viola pur privi di Roncaglia in difesa e Pizarro a centrocampo, hanno mantenuto gli standard casalinghi mostrati finora, imponendosi sui biancocelesti grazie alle stupende reti di Liaijc, che dopo un dribbling sullo stretto ha scagliato dai 25 metri un destro che si è infilato all’ incrocio e di Luca Toni, che ha ricevuto palla spalle alla porta e si è girato in un fazzoletto infilando Bizzarri sul secondo palo, sullo 0-0 Mati Fernandez ha anche sbagliato un rigore. La Lazio ha concluso il match in 9 contro 11 in virtù delle espulsioni di Ledesma (doppia ammonizione) ed Hernanes, con mister Petkovic polemico con gli arbitri soprattutto in occasione del gol ingiustamente annullato a Mauri. Zeman non si smentisce mai, la sua Roma reduce dalla vittoria in rimonta in casa del Genoa (da 0-2 a 4-2), questa volta la rimonta l’ ha subita; i giallorossi infatti opposti ad un Udinese rimaneggiata in difesa (Danilo e Benatia assenti), si erano portati sul 2-0 grazie ad Erik Lamela, che al minuto 22 ha trovato il vantaggio da posizione defilata dopo un paio di dribbling, 2 minuti ha raddoppiato di testa su assistenza di Osvaldo. I risultati con Zeman però non sono mai del tutto acquisiti e l’ Udinese in chiusura di tempo ha accorciato con Domizzi, per poi nella ripresa capovolgere definitivamente il match grazie ad uno scatenato Totò Di Natale autore di una doppietta (correggendo di destro un cross teso di Armero e su rigore col cucchiaio), che raggiunge quota 157 reti in A e supera Gigi Riva, Roberto Mancini e Filippo Inzaghi regalando 3 punti fondamentali alla formazione di Guidolin. Il Milan ritrova vittoria e sorriso nell’ anticipo delle 20.45 del sabato trascinato dal solito El Sharaawi, che nel giorno del suo ventesimo compleanno realizza il gol dell’ 1-0 finale contro la sua ex squadra il Genoa (che vedeva l’esordio in panchina di Luigi Del Neri), salvando di fatto la panchina di Allegri;l’ unica nota stonata per i rossoneri è stata la prestazione insufficiente di Pato, sostituito nella ripresa tra i fischi di San Siro. Il match di Marassi ha confermato il periodo inversamente proporzionale di Sampdoria e Cagliari. Per i liguri di Ciro Ferrara la sconfitta di ieri è la quarta consecutiva dopo un buon inizio di campionato, per i sardi al contrario l’ 1-0 esterno col quale hanno superato i blucerchiati, rappresenta la terza vittoria consecutiva, con il tandem Pulga- Lopez ancora a punteggio pieno dopo l’ avvento sulla panchina rossoblù. Il gol partita l’ ha realizzato Daniele Dessena, che pur essendo un ex ha esultato eccome. Prosegue anche il buon momento del Parma, vittorioso sul campo di un Torino privo del capitano Rolando Bianchi in attacco; la svolta l’ ha segnata l’ espulsione nella ripresa di Gianluca Sansone del Torino, che per una dubbia simulazione si è visto assegnare il secondo giallo, l’altro Sansone invece, attaccante del Parma subentrato nella ripresa a Lucarelli ha siglato il vantaggio con un bel destro sul secondo palo. Il 2-0 emiliano l’ ha realizzato Amauri di testa, il terzo gol Rosi, mentre per il Torino la rete dell’ 1-3 l’ ha siglato Basha in pieno recupero. Pareggio a reti inviolate nella sfida salvezza tra Pescara è Atalanta, i delfini infatti nonostante abbiano giocato in superiorità numerica per quasi un’ ora (espulso Peluso nel primo tempo), non sono riusciti ad imporsi, anzi, l’occasioni più nitida l’ hanno avuta i bergamaschi nella ripresa con una conclusione di Brivio da fuori area che si è stampata sul palo. 0-0 anche a Siena tra i padroni di casa è il Palermo di Gasperini nell’ anticipo delle 18 del sabato, coi toscani allenati da Serse Cosmi, che si confermano all’ ultimo posto in classifica con soli 3 punti, ma che sarebbero 9 senza penalizzazione.

Alessandro Antoniaccci - Agenzia Stampa Italia

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