Giornale multimediale Agenzia Stampa Italia Notizie, Mercoledì 9 Aprile 2025 - ore 13:15:46
La potenza geografica del Kazakhstan

(ASI) Il Kazakhstan ha un ruolo centrale nel processo di connessione dell'Asia con un pianeta in evoluzione, presenta crescenti opportunità d'investimento e gode di una posizione strategica nell'apertura commerciale tra Oriente e Occidente.

Questo, in sintesi, il contenuto del discorso col quale Takehiko Nakao, presidente dell'Asian Development Bank, ha salutato l'apertura dell'ultimo incontro annuale del Consiglio di Amministrazione di questa importante istituzione finanziaria, tenutosi ad Astana tra il 2 e il 5 maggio scorsi.

Secondo le stime pubblicate da ADB, alla fine di quest'anno il tasso di crescita del PIL kazako dovrebbe confermare il dato del 6%, già registrato nel 2013, per poi raggiungere il 6,4% nel 2015.

Dopo l'implosione dell'URSS, la neonata repubblica indipendente del Kazakhstan ha attraversato una fase estremamente critica in termini economici, malgrado la forte stabilità politica garantita dalla leadership del presidente Nursultan Nazarbayev. Il programma Kazakhstan-2030, lanciato nel 1997 contemporaneamente all'avvio dei lavori per la costruzione della nuova capitale, rappresenta ancora oggi uno dei programmi a lungo termine più importanti pubblicati nel mondo lungo il corso degli ultimi venti anni. Ambizioso e pieno di sfide, questo piano ha mantenuto un approccio elastico e mutevole che consentisse al Paese di adattarsi ai contraccolpi di vario genere imposti in ogni nuova fase internazionale.

Come cuore pulsante dell'antica Via della Seta, l'odierno territorio nazionale kazako è, nella mente di Nazarbayev e dei suoi più stretti collaboratori, il perno sul quale dovrà poggiare buona parte del processo di trasformazione degli equilibri globali in senso multipolare. Il ruolo egemonico assunto dall'Occidente, ed in particolare dagli Stati Uniti, nel corso degli anni Novanta, deve oggi confrontarsi con il dinamismo delle cosiddette economie emergenti, a partire dai BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Di queste cinque potenze emergenti, quelle per ora più imponenti dal punto di vista geografico, demografico e produttivo fanno parte del mondo orientale. Quale nazione più estesa dell'Asia Centrale, il Kazakhstan può così cavalcare questo progressivo spostamento dell'asse politico-economico mondiale verso Est, cercando di ritagliarsi un ruolo pacifico ed inclusivo di potenza regionale, al pari di altri Paesi di spessore come l'Iran e la Turchia.

Tesoro di petrolio, gas e risorse minerarie di vario genere, il Kazakhstan si estende lungo la mitica Steppa in una superficie di 2,724 milioni di km2, frapponendosi tra la Cina e la Russia occidentale come un enorme connettore.

Incrementate le fortune grazie all'industria pesante, da anni il Paese è alla ricerca di una propria capacità di diversificazione economica che lo tenga lontano dalle sabbie mobili dell'affossamento produttivo unisettoriale. L'industria leggera, l'edilizia, l'alta tecnologia e i servizi conoscono oggi un'inedita fase di sviluppo nella regione centrasiatica proprio grazie al Kazakhstan, sempre alla ricerca di investimenti stranieri per integrare il suo know-how e raggiungere nei prossimi venti anni il rank dei primi 30 Paesi al mondo per sviluppo e tenore di vita.

Nonostante le gravi conseguenze economiche causate dalla crisi finanziaria esplosa negli Stati Uniti nel 2007, il Kazakhstan ha saputo resistere, prima impattando il tasso di crescita del PIL al 2,4% nel 2008 e all'1,2% nel 2009 e poi tornando a procedere speditamente negli anni a seguire. Resta ancora irraggiungibile il dato a due cifre più volte raggiunto tra il 2000 e il 2006, ma dal 2010 il ritmo produttivo è tornato a livelli che per diversi Paesi europei sembrano diventare sempre più utopici.

Evitando un rigido protezionismo, fuori dal tempo in epoca di globalizzazione economica, il Kazakhstan ha saputo mantenere un programma di garanzie nel mercato del lavoro capace di abbattere progressivamente la disoccupazione, che dal 1998 è calata di 8,3 punti percentuali, registrando una diminuzione specifica anche nel periodo immediatamente successivo alla crisi internazionale. Grazie anche ad una bilancia commerciale in ottima salute (nel 2013 in attivo di 35,2 miliardi di dollari), oggi l'economia kazaka può dirsi relativamente al sicuro, a dimostrazione del successo ottenuto dalla ponderata sintesi tra la pianificazione statale e l'apertura ai mercati internazionali che contraddistingue la formula del “capitalismo del popolo”, recentemente coniata da Nazarbayev. Su queste solide certezze, alla fine del 2012 il piano generale di sviluppo è stato ampliato dal progetto Kazakhstan-2050, annunciato in un lungo documento dove emergono parole chiave che segneranno necessariamente il XXI secolo: il dialogo tra le civiltà, la modernizzazione compatibile e sostenibile nel mondo islamico e l'era digitale come “terza rivoluzione industriale”. 

L'Unione Economica Eurasiatica, pensata dal presidente kazako nel 1994, costituisce uno degli spazi economici più promettenti per gli assetti del pianeta nel prossimo futuro. Come sottolineato dal Viceministro degli Esteri kazako Samat Ordabayev in un recente articolo, non si tratta banalmente e semplicemente di ricostruire l'URSS, ma di dare vita ad una nuova integrazione economica che, sulla base della comunanza storica dei popoli di Russia, Bielorussa e Kazakhstan, darà vita ad un mercato comune compreso tra Brest (la vecchia Brest-Litovsk) e Vladivostok, tra l'Europa orientale e la regione Asia-Pacifico, con numerosi vantaggi anche per gli investimenti italiani.

Fino al 2012 l'Italia era, subito dopo la Cina, il principale partner commerciale mondiale del Kazakhstan, che destinava al nostro Paese il 18,1% del suo intero volume di esportazione. Non solo l'ENI e le sue importantissime commesse sui giacimenti del Mar Caspio, ma anche ENEL, Saipem, Impregilo, Finmeccanica, Ansaldo e tante altre grandi e medie aziende italiane sono sbarcate nel Paese centrasiatico nel corso degli anni. Purtroppo a seguito dell'incidente diplomatico avvenuto nel 2013, che ha coinvolto il nostro Paese nella criticata vicenda del latitante kazako Muxtar Äblyazov, i rapporti bilaterali hanno subito alcuni contraccolpi negativi. Al di là della vicenda giudiziaria in sé, su cui sarà la giustizia a fare luce, è il clima mediatico costruitovi attorno ad avere ancora una volta evidenziato l'incapacità dell'opinione pubblica occidentale di fuoriuscire da una concezione ambigua, distorta e strumentale del tema delle libertà personali e dei diritti umani.

Questa confusione tra soft-power e ingerenza negli affari interni degli altri Stati ha portato spesso l'Occidente ad entrare in crisi con le altre regioni del pianeta, poco conosciute da un pubblico per nulla propenso all'approfondimento geografico-culturale, e disorientato da quei mass-media sempre meno capaci di informare in modo scientifico e rigoroso.

Tale situazione costituisce un fattore di rischio enorme, soprattutto alla luce della crisi che l'Europa sta vivendo. Il Vecchio Continente, traballante in mezzo a numerosi pericoli economici e sociali, non può perdere l'occasione di rinnovarsi e deve al più presto integrarsi in un sistema di relazioni internazionali che in futuro non sarà più fondato sull'egemonia ma sulla coesistenza.

Andrea Fais - Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

onSquarta.jpg

Ultimi articoli

A Marco Fioravanti, SIndaco di Ascoli Piceno il Premio Nazionale "Amministrazione, Cittadini e Imprese" alla presenza del Presidente Fontana

(ASI) Il Comune di Ascoli Piceno ha ricevuto a Roma il prestigioso Premio Nazionale “Amministrazione, Cittadini e Imprese”. Alla cerimonia, che si è svolta alla presenza del Presidente della Camera dei ...

 Durante l’Art Simposium in Vaticano, l’atmosfera è stata intensa e carica di ispirazione.

(ASI) L’evento ha visto la presenza di Sua Eccellenza Monsignor Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, del curatore della manifestazione, Salvo Nugnes e diverse altre personalità. Artisti, poeti ...

Salute in Umbria. A Nero su Bianco la Presidente della Regione Proietti spiegherà la Manovra "Salva Umbria”

(ASI) È il titolo della trasmissione televisiva condotta dal giornalista Laurent De Bai. Questa sera, mercoledì 09 aprile 2025, alle 20:45 su Umbria Più – Canale 15 del digitale terrestre, andrà in onda il talk ...

Sanniotech, un'eccellenza italiana delle biotecnologie per la salute

Sanniotech, un'eccellenza italiana delle biotecnologie per la salute

V Congresso Nazionale ITEMS, si affronteranno le analisi delle esigenze del Pronto Soccorso con formazione dei giovani medici, interverrà il Ministro Orazio Schillaci

Presso la sede della Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli, venerdì 11 aprile, tra autorità e illustri personaggi della medicina si parlerà del futuro della medicina d’...

Sangiuliano: Bignami, Finalmente si chiude capitolo infamante

(ASI"Oggi è una bella giornata non solo per Gennaro Sangiuliano, ma anche per le istituzioni. Con l'archiviazione da parte del Tribunale dei Ministri delle accuse di peculato e rivelazione del ...

Zan (Pd): Dibattito su Paragon rinviato, la destra ha paura che si scopra il marcio

(ASI) "Oggi la Commissione Giustizia del Parlamento europeo avrebbe dovuto discutere dell'uso dello spyware di Paragon. Ma Lega, FdI e Forza Italia e i loro gruppi europei hanno fatto slittare ...

Gasparri (FI): dazi creano danni anche all’America

(ASI) “Trump è stato eletto con un programma chiaro: ‘First America’, prima l'America. Poi sulla vittoria di Trump ci sono stati alcuni più entusiasti, altri più prudenti. Comunque, volendo difendere l'interesse ...

Terra dei Fuochi, incontro a Napoli tra commissario di governo e consulta intercomunale.

(ASI) £Si è svolta ieri in Prefettura a Napoli, convocata dal Prefetto Michele di Bari, alla presenza del vice prefetto vicario dott.ssa Fico e del viceprefetto dott. Silvestro, una riunione ...

Scuola, M5S: Arianna Meloni nega educazione affettiva per ideologia e ignoranza

(ASI) Roma - "Oggi scopriamo che Arianna Meloni oltre che sorella di Giorgia è anche psicologa e pedagoga improvvisata. Dire - come fa oggi intervistata da Libero - che l’educazione ...