(ASI) “Prima il Qatargate adesso il Russiagate. Le Istituzioni europee si scoprono vulnerabili davanti ai tanti, troppi, tentativi di influenza dei Paesi stranieri.
Per noi non devono esserci dubbi: se ci sono europarlamentari che hanno accettato denaro o favori con l’obiettivo di manipolare la democrazia europea allora questi vanno espulsi da quest’aula. Che si tratti di europarlamentare, Commissario, funzionario o assistente chi sbaglia paga e non deve più lavorare per le Istituzioni europee. E questo non deve valere solo per la Russia, ma anche per tutti gli altri Stati stranieri. Chi lavora per l’UE non può essere a libro paga in maniera diretta o indiretta di altri Stati esteri. Serve l’incompatibilità! Mettiamo al bando tutti i conflitti d’interesse e facciamo ritornare di moda l’onestà e la trasparenza”, così in un intervento in plenaria Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.