(ASI) Roma, – “Gli attacchi a testa bassa al ministro Di Maio di queste ore su Ilva da parte di PD e FI lasciano il tempo che trovano: ai chiassosi esponenti dell’opposizione andrebbe ricordato che fu l’Anac ad evidenziare dei vizi nella gara, perciò il vicepremier ha fatto benissimo a insistere per vederci chiaro.
Si è agito davvero nell’interesse dei cittadini impedendo i rilanci nella gara? Si sarebbero potute avere migliori proposte sia sul fronte della sostenibilità sia sui livelli occupazionali? Questo dovrebbero chiederselo tutti. Il caso Ilva e i problemi dei tarantini e di chi lavora nell’acciaieria non si risolvono con una triste gara a chi strilla più forte. Ora abbiamo un piano che non è annullabile ma Mittal, come sappiamo, in assoluta buona fede ha spostato i termini intermedi del piano ambientale. Perciò Di Maio ha il dovere di approfondire la questione con il ministero dell’Ambiente: i danni causati negli anni dall’Ilva alla salute di chi vive nelle zone limitrofe sono noti e con l’AIA – Autorizzazione integrata ambientale – non si può scherzare. Il tempo è tiranno, ma non è gridando al caos e aggirando i vari ostacoli che troveremo la soluzione più adeguata ad uno scenario delicatissimo, che vede migliaia di famiglie coinvolte”.
Così Gianni Girotto (M5s), presidente della X Commissione (Industria e commercio) del Senato.