Iannone, è la prova di una strategia intimidatoria coordinata tesa a escluderci dalla politica
(ASI) Roma, 30 maggio - CasaPound Italia è stata ammessa come parte civile nel processo agli anarchici accusati di aver piazzato l’ordigno che il 1 gennaio del 2017 esplose davanti alla libreria Il Bargello di Firenze ferendo gravemente l’artificiere della polizia Mario Vece. “Si tratta non tanto o non solo di ottenere un risarcimento dei danni, morali e materiali, subiti dal nostro movimento - sottolinea il presidente di Cpi Gianluca Iannone in una nota - ma anche di far emergere e portare finalmente alla luce quella che è una vera e propria strategia intimidatoria tesa a escluderci con mezzi violenti dalla politica e che a Firenze è arrivata alle conseguenze più drammatiche. Come dimostrano gli episodi al centro del processo, infatti, di fronte alla nostra tenace e legittima volontà di partecipare alla vita politica e culturale della città, nonostante minacce e atti vandalici, gli antifascisti non hanno esitato a passare dall’aggressione fisica all’utilizzo di ordigni esplosivi sempre più potenti, fino al tragico ferimento di Vece, seguendo, a nostro avviso, una coordinata azione di aggressione, diffamazione e intimidazione di cui siamo stati e siamo tuttora bersaglio in tutta Italia”.