(ASI) Aumenta la tensione, in Italia, a causa dello scontro istituzionale innescato dalla decisione del presidente della Repubblica di bocciare il nome, suggerito da Matteo Salvini e da Luigi Di Maio, di Paolo Savona al ministero dell’economia.
Sergio Mattarella ha convocato, oggi alle 11:30 al Quirinale, Carlo Cottarelli che ha accettato, con riserva come avviene in questi casi, di provare a formare il nuovo esecutivo. Il Carroccio, i grillini e Fratelli d’Italia hanno annunciato, in segno di protesta nei confronti di tale provvedimento, che chiederanno al parlamento la messa in stato d’accusa, prevista dall’articolo 90 della Costituzione, del capo dello Stato (opzione giudicata dall’Unione Europea come un “affare interno” del nostro paese). E’ stata espressa solidarietà all’inquilino del Colle, invece, da Silvio Berlusconi e dal Partito Democratico. Il segretario leghista ha minacciato però, in un’intervista radiofonica delle ultime ore, di rompere l’unità del centrodestra nel caso in cui Forza Italia votasse la fiducia al noto economista che si appresta a diventare il numero uno di palazzo Chigi. Giorgio Mulè, rappresentante dei gruppi di Camera e Senato del partito dell’ex Cavaliere, ha ribadito che la coalizione rimarrà solida perché non appoggerà il nuovo esecutivo. Il leader pentastellato ha invitato, nel pomeriggio, tutti i connazionali a mettere una bandiera italiana sui propri balconi e finestre, preannunciando diverse manifestazioni pacifiche in molte città. Ha programmato, inoltre, una grande a Roma in occasione della festa nazionale del prossimo 2 giugno. Quanto sta accadendo nei palazzi della capitale viene seguito con profonda attenzione anche all’estero. Il Front National, realtà politica francese guidata da Marine Le Pen, non ha esitato a definire tutto ciò come un “colpo di stato” organizzato dall’Unione Europea e dalla Germania. Il clima di incertezza, che si è creato, ha portato a un crollo di Piazza Affari che, pur avendo aperto in territorio positivo, è precipitata qualche ora più tardi in quello negativo. Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi era, in avvio di contrattazioni, in ribasso, ma è schizzato in poco tempo ad un massimo di 230 punti base.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia