(ASI) Roma - "Il Rei-reddito di inclusione, la misura di contrasto alla povertà prevista dalla legge, a dispetto del nome che porta esclude i cittadini, invece di includerli. Li esclude perché l'inefficienza e l'incompetenza dell'amministrazione capitolina rendono impossibile l'accesso a questa risorsa. I 5 stelle stanno facendo pagare ai cittadini più bisognosi la loro incapacità cronica". Così Mauro Antonini, candidato alla presidenza della Regione Lazio per CasaPound, denuncia la grave situazione del Comune di Roma, dove secondo la sua opinione i residenti, nonostante abbiano presentato regolarmente la documentazione richiesta, non hanno ottenuto i contributi previsti.
"Antonini, insieme a Luca Marsella, consigliere per CasaPound Italia nel X Municipio, ha raccolto numerose testimonianze di cittadini a cui è stato detto che non potevano accedere ai fondi. Addirittura, in alcuni Municipi, gli impiegati avrebbero spiegato di poter ricevere esclusivamente le domande dei primi trenta che si fossero presentati, e soltanto nei giorni indicati. Questo quando non esiste alcuna limitazione nel numero di domande.
Nel Municipio Roma XIV, l'Ufficio in questione ha esposto un cartello in cui si diceva che si offriva 'adeguato orientamento e informazione per le domande Rei fino 'ad un massimo di 30 cittadini'. Tuttavia, ci sono numerose testimonianze di coloro che, non avendo bisogno di 'orientamento e informazione', si sono scontrati con il rifiuto opposto dagli impiegati di accogliere la domanda. Gli impiegati si sono limitati a invitare i cittadini a lasciare i propri recapiti, senza specificare entro quanto tempo sarebbero stati eventualmente ricontattati.
In altri Municipi, come il X, dove per la presentazione delle istanze Rei è stato "predisposto un servizio di prenotazione appuntamenti" risulta che gli utenti - con documentazione già pronta - siano stati invitati ripresentarsi allo sportello nei primi mesi del 2018.
Come se non bastasse, l'attestazione dell'Isee nel 2018 dovrà essere rinnovata, generando ulteriori ritardi per quei cittadini che hanno già speso tempo per presentare inutilmente la domanda.
A fronte di tutto questo, Antonini e Marsella domani depositeranno un esposto - con tutta la documentazione relativa ai disservizi riscontrati - alla Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale chiedendo di verificare la regolarità delle modalità di recezione delle istanze per il Rei nell'intero territorio di Roma Capitale.
Per molti cittadini non è stato rispettato il diritto ad avere la domanda 'raccolta presso l’apposito sportello... per un contestuale inserimento informatico sulla piattaforma dedicata INPS', non soltanto i residenti nel Municipio XIV - dove CasaPound ha già interessato della vicenda la Commissione Trasparenza municipale - e X, ma anche quelli del VI e nel XV.
"Tenendo presente - proseguono Antonini e Marsella - che negli altri Comuni tutto questo non accade e che l'inefficienza e l'incompetenza degli Uffici di Roma Capitale non possono ricadere sui cittadini colpevoli soltanto di essere bisognosi, chiediamo alla Commissione di fare presto, visto che stiamo parlando di domande presentate da persone in situazione di gravissima necessità economica".
Sulla stessa linea la testimonianza di Ilaria Misantoni di CasaPound XIV Municipio: "Anche questa mattina eravamo presenti alla seduta della Commissione Garanzia e Trasparenza del Municipio XIV in cui sono stati sentiti i responsabili degli assistenti sociali in merito ai ritardi sulle presentazioni del Rei. È emersa una situazione disastrosa tra mancanza di mezzi tecnici e personale addetto, che rischia di minare l'operatività di questo strumento e la tenuta del servizio sociale in generale a causa delle mancanze dell'amministrazione Capitolina, colpevole di non aver ancora fornito gli strumenti necessari all'attivazione del servizio. Ancora una volta i rappresentanti della maggioranza a 5 stelle hanno disertato la Commissione dimostrando di ignorare le istanze di cittadini in grave difficoltà. Continueremo ad occuparci di questa storia finché non verranno garantiti i servizi minimi". Conclude la nota di Mauro Antonini, candidato alla presidenza della Regione Lazio per CasaPound.