(ASI) "Vasta eco sta avendo il contenuto della circolare appena varata dall'amministrazione penitenziaria sulla gestione del regime di cui al 41bis dai più meglio conosciuto con il termine di carcere duro.
Così come grande enfasi si è andata costruendo attorno alla storia dell'ex detenuto dranghetista "eletto" a presunto neo coordinatore del servizio di vigilanza del comune di Sulmona.
-Ad affermarlo è Mauro Nardella Project manager del VI seminario di criminologia città di Sulmona e Molina Aterno-
A fare chiarezza su aspetti chiaramente bisognosi di approfondimento ci penseranno gli illustri ospiti che parteciperanno ai lavori del VI seminario di criminologia città di Sulmona e Molina Aterno “41 BIS EFFICACIA E LIMITI: CERTEZZA DELLA PENA E TUTELA DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DEL DOVERE” che si terra' nei giorni 9 e 10 Novembre - ci tiene a sottolineare Nardella.
A dir la verità si fa sempre più interessante l'attesa poiché, neanche a farla apposta, da quando si è deciso di dedicare il seminario di quest'anno ad un tema così delicato molto si è mosso in questa direzione elevando a mille la curiosità su queste scottanti tematiche" Precisa ulteriormente l'organizzatore dell'evento- .
"Le critiche piovute sul metodo da utilizzare per arginare il contatto tra i boss dei vari sodalizi criminali tra i più pericolosi al mondo con il mondo esterno e che ha visto il suo culmine nell'articolo firmato oggi da Nando Dalla Chiesa, saranno quindi elaborate ed approfondite nella due giorni di studi sulmonese - continua Nardella-.
Proprio per l'interesse suscitato e la necessità di non lasciare nulla al caso si è deciso di lavorare di comune accordo con l'università di Chieti e Pescara la quale, nella persona del Professor Gianmarco Cifaldi, metterà su un interessante workshop al quale parteciperanno illustri docenti universitari italiani e non.
Non è altresi un caso il fatto che per l'occasione sono stati invitati ad accreditarsi molti gli ordini professionali più vicini alla tematica che si andrà ad affrontare. Tra questi qielli degli avvocati, dei giornalisti, degli Assistenti sociali e degli Psicologi.
Conclude la nota di Mauro Nardella.