“Ora tocca ad Eni, la cui quota detenuta dallo Stato è arrivata alla soglia del 30% (ultima possibilità per il controllo della società) ed Enav, l’ente che si occupa del controllo aereo e di Grandi Stazioni, un domani potrebbe essere il turno di Ferrovie dello Stato. Letta è in anticipo sui regali di Natale e non perde occasione per accontentare le richieste che arrivano da Bruxelles o da Berlino, subito pronti ad applaudire le privatizzazioni ma ribadendo che non è comunque ancora sufficiente. Chiediamo che l’attuale governo la smetta di fare dichiarazioni da leoni quando poi gli unici fatti proposti sono degni delle migliori pecorelle. Serve rinegoziare il debito e il Fiscal Compact, altrimenti ce ne andremo con i nostri bilanci fuori dall’euro”, conclude la nota.